Inchiesta Covid, accolta l'opposizione dei familiari delle vittime: il 20 giugno nuova udienza
Era stata chiesta l'archiviazione per i procedimenti di falso nelle valutazioni e il mancato adeguamento e attuazione del piano pandemico
Uno dei filoni della maxi inchiesta Covid, quello relativo ai procedimenti di falso nelle valutazioni e il mancato adeguamento del piano pandemico, oltre alla mancata attuazione, non è stato archiviato.
Il Gip di Roma ha infatti accolto l'opposizione dei familiari delle vittime del Covid alla richiesta di archiviazione di uno stralcio dell'indagine della Procura di Bergamo, inviata per competenza alla Procura ordinaria di Roma. E il prossimo 20 giugno si torna in aula.
Indagati per il mancato adeguamento del piano pandemico sono Giuseppe Ruocco, Ranieri Guerra, Maria Grazia Pompa e Francesco Maraglino. Per il falso nelle autovalutazioni inviate all'Oms e alla Commissione Europea, sono invece indagati Ranieri Guerra, Claudio D'Amario, Francesco Maraglino, Loredana Vellucci e Mauro Dionisio. Per la mancata attuazione del piano pandemico nazionale: Silvio Brusaferro, Claudio D'Amario e Angelo Borrelli.
«Alcuni di noi presenti a Roma»
Per competenza, lo stralcio sul mancato adeguamento del piano pandemico e il reato di falso nelle autovalutazioni era stato mandato alla Procura ordinaria di Roma, che aveva chiesto l'archiviazione. Alcuni dei familiari dell'associazione #Sereniesempreuniti avevano tuttavia presentato opposizione, che è stata accolta dal Gip del Tribunale di Roma.
Il 20 giugno si torna in aula: nell'udienza saranno trattati due dei temi fondamentali nello stabilire le responsabilità di chi dovesse fare cosa, anche in ambito di preparazione e prevenzione. «Si tratta di un'udienza storica - commenta Cassandra Locati, presidente dell'associazione - per questo alcuni di noi saranno a Roma come segno di sostegno ai nostri legali».
«Sappiamo che il tema della gestione della pandemia è scomodo ed è stato affossato da tutti - conclude -, ma noi abbiamo sempre creduto nella giustizia che si è dovuta per i nostri cari che non ci sono più». L'udienza è fissata alle 13.30 al Tribunale ordinario di Roma in piazzale Clodio, edificio A.
Apprezzamento per il GIP del Tribunale di Roma. La gente vuole chiarezza e giustizia oltre che per le vittime per tutte le porcate fatte (mascherine,resporatori,etc).
Ottimo. Bravissimi. Speriamo riescano a far venire a galla qualcosa del marcio della palude romana.