il report dell'Inail

Incidenti sul lavoro, a Bergamo nel 2019 circa 14mila denunce per infortunio e venti morti

Bilancio pressoché invariato rispetto ai dati del 2018. L’età media delle vittime è di poco superiore ai 40 anni (solo due persone avevano meno di 30 anni)

Incidenti sul lavoro, a Bergamo nel 2019 circa 14mila denunce per infortunio e venti morti
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Rispetto al 2018, per la provincia di Bergamo il bilancio relativo agli incidenti sul lavoro del 2019 è rimasto pressoché invariato: i dati resi noti dall’Inail parlano di circa 14mila denunce per infortunio e di 20 incidenti mortali. L’età media delle vittime è di poco superiore ai 40 anni (solo due persone avevano meno di 30 anni) e in quasi la totalità dei casi erano sposati e con figli.

La relazione annuale dell’Istituto è stata presentata nella giornata di giovedì 16 luglio, in un incontro che si è svolto a Roma. Per quanto riguarda il trend infortunistico a livello Nazionale, le denunce pervenute all’Inail nel 2019 sono state poco meno di 645mila, un numero sostanzialmente stabile rispetto al 2018 (-0,09 per cento). Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono poco più di 405mila, di cui circa il 18,6 per cento avvenuti “fuori dell’azienda”, cioè in occasione di lavoro “con mezzo di trasporto” e “in itinere”, ossia nel percorso di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro.

La flessione rispetto all’anno precedente risulta più marcata per i casi mortali. I decessi denunciati nel 2019, infatti, sono 1.156 (-8,5 per cento) e quelli accertati “sul lavoro” dall’Istituto 628 (-17,2 per cento), di cui 362 (pari al 57,6 per cento) occorsi “fuori dell’azienda”. 52 casi sono ancora in fase di istruttoria.

Risultano invece in crescita le patologie denunciate nell’ultimo decennio, trend confermato anche dai dati del 2019. Le campagne di sensibilizzazione sulla tutela assicurativa e gli interventi normativi hanno infatti ampliato l’elenco delle patologie che godono della presunzione legale di origine lavorativa. Le 61.201 malattie denunciate lo scorso anno sono il 2,9 per cento in più rispetto al 2018 e oltre il 40 per cento in più rispetto al 2010. Nella Bergamasca queste denunce sono passate dalle 1.146 del 2018 alle 1.187 del 2019.

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