I risultati delle indagini

Individuati dai carabinieri i due giovani responsabili delle rapine a Treviglio di giugno scorso

Si tratta di un 15enne del posto, sottoposto all'obbligo di dimora, e un 14enne straniero resosi irreperibile dopo i crimini

Individuati dai carabinieri i due giovani responsabili delle rapine a Treviglio di giugno scorso
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I carabinieri di Treviglio hanno individuato due giovani, ritenuti i probabili responsabili di tre rapine, commesse nel giro di tre giorni, nella cittadina della Bassa a giugno scorso.

Si tratta di un 14enne nordafricano, responsabile di una rapina avvenuta il 9 giugno in Piazza Setti, e un 15enne trevigliese che con lui avrebbe commesso altri due crimini dello stesso tipo, il 10 e 11 giugno, rispettivamente nelle vie Tasso e De Gasperi. I due giovani sono già noti per denunce riguardanti reati contro il patrimonio e la persona e risultano indagati.

Ragazzino picchiato in piazza

I fatti sono accaduti a inizio giugno e il primo caso è della serata del 9 giugno, quando il papà di un adolescente di 13 anni si era recato alla stazione locale e aveva denunciato un tentativo di rapina, subito dal figlio minore quel pomeriggio. Ha raccontato che il ragazzino si trovava in Piazza Setti a Treviglio in compagnia di un coetaneo, quando lo aveva avvicinato un giovane nordafricano, a lui sconosciuto, che pretendeva un euro.

Al suo rifiuto, lo aveva colpito più volte al volto, ma la vittima era riuscita a difendersi e divincolarsi. Tuttavia, era stata nuovamente raggiunta e ancora picchiata dal rapinatore, riuscendo però infine ad allontanarsi. Il minorenne è stato poi accompagnato dai genitori al Pronto soccorso, dove gli avevano riscontrato alcune escoriazioni e contusioni.

Identificato un minore straniero

La visione delle telecamere, purtroppo, non forniva elementi di rilievo per poter identificare il colpevole, ma avevano registrato da lontano la dinamica dei fatti così come descritta dalla vittima. Gli investigatori, tuttavia, grazie a un’approfondita conoscenza dei personaggi, dovuta alle attività preventive svolte sul territorio con l'identificazione di allora quasi 13mila giovani, tra cui quelli delle bande giovanili, sono riusciti a dare un nome al rapinatore.

Grazie ad alcuni testimoni, alle immagini videoregistrate ma in particolare a due carabinieri, da tempo attivi nei controlli del territorio, che ben ricordavano il giovane delinquente. Lo avevano notato in giro per la città di Treviglio e ne avevano memorizzato movenze, abbigliamento e zone frequentate. Si è dunque arrivati al minorenne straniero, con analoghi reati alle spalle, in seguito deferito alla Procura dei minorenni di Brescia.

Le altre rapine con il complice

Le ulteriori indagini, inoltre, hanno consentito di attribuire al 14enne anche la rapina consumata il 10 giugno, alle ore 20, in via Tasso ai danni di un tredicenne del posto, minacciato con un coltello e a cui avevano portato via il portafogli con sette euro. L'aveva condotta con un complice, poi identificato nel quindicenne trevigliese, pure coinvolto nella rapina della serata di martedì 11 giugno, in via De Gasperi.

Nell’occasione, era stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della Sezione radiomobile, aiutati da un collega e un agente penitenziario in abiti civili, che avevano notato i due giovani, che indossavano il passamontagna, dirigersi verso le vittime. Nella circostanza, era stato bloccato solo uno dei rapinatori, il 15enne appunto, mentre il secondo era riuscito a darsi alla fuga in sella ad una bicicletta.

Gli obiettivi della rapina erano tre 14cenni, residenti in città, che erano stati raggiunti e bloccati dai due soggetti i quali, nel pretendere la consegna del denaro, li avevano perquisiti e costretti a cedere i pochi euro in loro possesso, oltre alle bibite che stavano consumando. Al momento, il 15enne si trova sottoposto all’obbligo di permanenza in casa, mentre l'altro è irreperibile, perché si è trasferito nel Paese d'origine dopo gli episodi.

Commenti
Battista

Dovrebbe fermare prima questi ragazzi......

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