Dopo il successo all'andata

La Juve nella tana del Borussia

La Juve nella tana del Borussia
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Gigi Buffon non è uno che parla per metafore, ma quando gli viene il colpo di reni con la lingua dà soddisfazione. «Questo stadio non spaventa, emoziona», ha detto alla vigilia della partita contro il Dortmund. È il ritorno degli ottavi di finale di Champions, ci saranno 70mila persone, e beato lui che si emoziona perché la Juventus un po' di paura dovrà averla. Giusto per non prendere sottogamba un impegno che - con il campionato chiuso e la Coppa Italia ferma lì - al momento è l'unico importante. E poi è sempre una coppa europea, figuriamoci se non fa paura. Oh, poi Buffon è sicurissimo: «I tifosi non fanno gol. Il pubblico in questo stadio vive con trepidazione le partite e i giocatori di casa lo sentono. Può essere un’arma in più, ma al tempo stesso può stimolare noi, soprattutto se hai a disposizione giocatori esperti che hanno già provato queste sensazioni».

 

 

All'Atletico sono serviti i rigori. Intanto ieri la coppa più spietata che c'è ha emesso altri verdetti. L'Atletico Madrid di Simeone non gira come l'anno scorso, e infatti ci sono voluti i calci di rigore per battere il Leverkusen. L'Arsenal ci ha provato e riprovato, ha rimontato due gol su tre, all'ultimo secondo era ancora lì che la buttava in the box, come dicono loro, ma niente. Ai quarti ci va il Monaco, e ce lo faremo bastare. Niente è mai scontato, e ha ragione Jurgen Klopp, l'allenatore del Dortmund, quando dice: «Quella con la Juve è una delle più grandi sfide del calcio: abbiamo bisogno di una vittoria contro una squadra italiana a cui basta un pareggio. Siamo assolutamente pronti». I tedeschi hanno bisogno di poche cose, gli basta un gol e non prenderne nemmeno uno. Sì, dice Klopp, «l'1-0 ci qualificherebbe».

I numeri sorridono ai tedeschi. Poi ci sono i numeri, che nel calcio piacciono sempre. Il Dortmund ha vinto 11 delle ultime 14 partite casalinghe in Champions, e questo non gioca certo a favore di Buffon e della sua emozione. Però la Juve ha passato il turno 31 volte su 39 dopo aver vinto la gara d'andata in casa. E siccome i bianconeri hanno vinto 2-1, quella contro gli uomini di Klopp è una partita assolutamente imprendibile. «Condurre per 2-1 non è certamente uno svantaggio. Sappiamo quanto sia difficile qualificarci. Sarà una bella partita. Non penso che finirà 0-0, anche se a noi andrebbe bene come risultato. Dovremo segnare, di questo ne sono certo». A completare il quadro degli ottavi è Barcellona-Manchester City. All'andata aveva vinto la squadra di Luis Enrique 1-2. Il sorteggio dei quarti di finale è in programma il 20 marzo. Buona Champions a tutti.

 

 

GLI ULTIMI OTTAVI:

Borussia Dortmund-Juventus
Barcellona-Manchester City

GIA' AI QUARTI:

Porto (Portogallo)
Real Madrid (Spagna)
Psg (Francia)
Bayern Monaco (Germania)
Monaco (Francia)
Atletico Madrid (Spagna)

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