La “banda dei pensionati” e quel colpo al Migross di Pian Camuno: presi a Seriate
Si tratta di due uomini di 77 e 60 anni, che si sono poi dati alla fuga su un’utilitaria rubata
Pian Camuno, la sera di martedì 26 luglio, ore 19 circa. Nel Migross di via Provinciale entrano due signori anziani, con dei berretti calcati sulla testa e le mascherine a nascondere il volto. Passano inosservati sia ai clienti che al personale: del resto, è oramai comune che le persone su di età per precauzione le indossino. Quello che però nessuno sa è che gli servono per non essere identificati, perché stanno per rapinare il supermercato.
Arrivati alle casse, il 60enne estrae una pistola tipo Beretta e minaccia cassiera e guardia giurata: devono consegnare tutti i soldi nel registratore senza fare storie, altrimenti qualcuno si farà male. Mentre arraffa monete e banconote - di certo non un gran bottino, solo 883 euro -, il complice 77enne gli fa da palo. Siamo vicini all’orario di chiusura, c’è poca gente e i dipendenti non reagiscono per paura: tutto sembra filare liscio come l’olio. Una volta portata a termine la rapina, il duo criminale raggiunge la Fiat Panda rubata che si trova nel parcheggio e si dà alla fuga lungo la strada statale 42. Sul luogo della rapina intanto arrivano i carabinieri, che mentre raccolgono le testimonianze diramano la nota di ricerca, indicando il mezzo utilizzato per il colpo. Parte un inseguimento rocambolesco, che dal Bresciano prosegue da Ranzanico fino a Seriate, dove i malviventi vengono bloccati dai nostri militari dell’Arma in via Europa.
Una vicenda che ha sconvolto il piccolo comune della Val Camonica e ha turbato anche la Bergamasca: dopo l’arresto si è scoperto che il più vecchio è residente nel Cremasco, il più giovane nel Milanese: entrambi sono già noti alle forze dell’ordine per precedenti simili ed è anche venuto fuori che l’arma usata è un semplice giocattolo, a cui si è tolto il tappo di plastica rosso. Gli arrestati sono accusati di rapina, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione e sono finiti dietro le sbarre nel carcere di via Gleno.