Il libro

“La Bolla Olimpica”, a Bergamo dibattito a cinque cerchi fra speculazioni e nuovi orizzonti

Giovedì 15 ottobre presentazione a Bergamo del libro di Silvio La Corte dedicato all'impatto ambientale, sociale ed economico dei Giochi. Sprechi e illusioni, ma anche la necessità di valutare nuovi orizzonti.

“La Bolla Olimpica”, a Bergamo dibattito a cinque cerchi fra speculazioni e nuovi orizzonti
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Un libro che vuole raccontare “illusioni, speculazioni e interessi dietro ai cinque cerchi”, utile ad aprire un dibattito sulla sostenibilità, sociale, economica ed ambientale di un grande evento. E’ in programma giovedì 15 ottobre alle 20.30 nella sala conferenze del Centro La Porta di via Papa Giovanni XXIII, 30 a Bergamo la serata di presentazione del volume “La Bolla Olimpica” a cura di Silvio La Corte, edito da Mimesis per la collana “Eterotopie”. La serata è organizzata dall’associazione NaturalMente, guidata da Claudio Carrara che modererà il dibattito. Il lavoro curato e in gran parte redatto da La Corte (milanese, attivo in politica nelle file di Rifondazione Comunista) è un’approfondita disamina a più voci per sottolineare come il “sogno olimpico” sia diventato sempre più un “incubo” per le città che hanno ospitato i Giochi dall’inizio del terzo millennio. Da Atene 2004 a Milano Cortina 2026, passando per Pechino 2008, Londra 2012 e Tokio 2021.

Indicativa a riguardo la prefazione di Giacomo Feltrin, che ricorda l’esultanza del Comitato Italiano di Milano Cortina a Losanna nel 2019 al momento dell’assegnazione dei Giochi. “Quello che in quella sorta di euforia generalizzata era venuto a mancare - scrive - era un serio e pacato confronto sui costi sociali, economici e ambientali di un’impresa come le Olimpiadi. Un confronto che non fosse frutto del pregiudizio o di disegni ideologici, ma che facesse tesoro delle tante ricerche scientificamente attendibili che si erano sviluppate nel corso di anni”. Il lavoro di La Corte vuole dunque evidenziare quanto avvenuto nelle recenti edizioni, affinchè in vista dei Giochi del 2026 non si commettano gli stessi errori, o, peggio, se ne commettano di più grandi. “L’obiettivo di questa pubblicazione – scrive ancora Feltrin - è far tesoro della memoria. Una memoria che, pur provocandoci con dati palesi e alla portata di tutti (si pensi allo stato di abbandono delle strutture e degli impianti di Torino 2006 e ai relativi costi che dai 500 milioni di euro inizialmente previsti erano lievitati ai 3,5 miliardi), sembrava ormai sommersa dai fumi dell’oblio”. Un quadro di estrema e diffusa preoccupazione rispetto al quale Silvio La Corte dibatterà con il giornalista bergamasco Giambattista Gherardi, anche alla luce della vicinanza che l’evento olimpico dl 2026 avrà con il nostro territorio e con il suo possibile sviluppo. Sul tavolo ci sono gli orizzonti di crescita offerti dai grandi eventi (basti citare l’esempio di Expo 2015), il possibile coinvolgimento delle nostre Valli per allenamenti o gare (allo scopo è nato un vero e proprio Comitato) e più in generale le prospettive di sviluppo dei prossimi decenni. A causa delle norme sanitarie utili al contrasto della pandemia i posti disponibili per la presentazione sono 36. E’ necessario l’uso della mascherina e consigliabile la prenotazione all’indirizzo mail naturalmentenm@gmail.com.

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