Beach volley con polemiche

La Cicolari a disposizione per Rio ma la Federazione la snobba

La Cicolari a disposizione per Rio ma la Federazione la snobba
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Anche se solo per pochi attimi, Bergamo ha accarezzato il sogno di portare a cinque il numero di atleti partecipanti alle Olimpiadi. Oltre a Belotti, Giupponi, Milani e Teani, mercoledì si era aperta la possibilità, seppur minima, che anche la bergamasca Greta Cicolari potesse prender parte alla manifestazione intercontinentale nel beach volley.

Il fatto: Orsi Toth positiva a un test antidoping. La coppia azzurra che sarebbe dovuta scendere sulla sabbia brasiliana era quella formata da Marta Menegatti, già compagna di Greta Cicolari a Londra 2012 (Olimpiade chiusa in quinta posizione), e Viktoria Orsi Toth, ma quest'ultima è stata trovata positiva al Clostebol Metabolita (uno steroide anabolizzante) in un test antidoping del 19 luglio scorso. Le controanalisi, effettuate d'urgenza considerato lo strettissimo margine di tempo a disposizione per provvedere a un'eventuale sostituzione, hanno confermato la presenza della sostanza che quindi non consentirà alla 25enne ungherese naturalizzata italiana di partecipare alla manifestazione, facendo scattare una toto-sostituzione che, sul web, sta scatenando discussioni e divisioni fra i fan.

 

Viktoria Orsi Toth e Marta Menegatti

[Viktoria Orsi Toth e Marta Menegatti]

 

Cicolari sogna e si propone. A pochi giorni dal via dell'Olimpiade, la notizia della positività della beacher italoungherese non è passata certo inosservata e, attraverso i social network, Greta Cicolari, 33enne atleta di Azzano San Paolo, ha prima rilanciato la propria candidatura ricordando di possedere tutti i requisiti necessari alla partecipazione, poi ha inviato una lettera indirizzata al presidente della Fipav Carlo Magri e al numero uno del CONI Giovanni Malagò: «Illustre Presidente, sono costretta a scriverLe questa lettera aperta, dopo aver tentato invano un colloquio diretto. Alla luce della spiacevole situazione che si è venuta a creare con il caso di doping che ha coinvolto la giocatrice Viktoria Orsi Toth, Le confermo la mia incondizionata disponibilità a dare il mio contributo per lo Sport Italiano. Sono consapevole che la Sua posizione di massima responsabilità nella scelta dei migliori atleti per rappresentare l'Italia ai Giochi Olimpici, La conduca ad adottare la migliore decisione nell’interesse e per il prestigio nazionale e, in tal guisa, consideri l’opportunità di affiancare la sottoscritta ad un’atleta di valore come Marta Menegatti. Al riguardo, spero che le recenti vicende giudiziarie non influiscano, neppure in minima misura, in tale decisione, in quanto deve prevalere un giudizio di natura squisitamente atletico-sportiva, e null’altro. Ove prevalgano tali giuste considerazioni, l’atleta idonea alla convocazione per gli imminenti Giochi Olimpici è la sottoscritta, risultati sportivi alla mano. Sono certa che Lei, Sig. Presidente, adotterà la miglior decisione nell’esclusivo interesse dell’Italia. Cordialmente, Greta Cicolari».

 

Becky Perry

[Becky Perry]

 

Ma la Fipav sceglie prima Perry, poi Giombini. Nonostante il sostegno ricevuto dal popolo del web, la federazione ha proseguito lungo la propria strada. La prima scelta per la sostituzione di Orsi Toth è stata Rebecca Perry, pallavolista statunitense naturalizzata italiana soltanto qualche mese fa, ma, non essendo in possesso dei requisiti minimi per poter disputare le Olimpiadi - ovvero 12 tornei del circuito FIVB, a cui si aggiungono i massimi tornei continentali, dal 1 gennaio 2015 al 13 giugno 2016 - la Fipav è costretta a chiamare anche Laura Giombini, attuale compagna di Perry. La federazione farà un ultimo tentativo per provare a schierare Perry, ma se non ce la dovesse fare sarebbe già pronta la carta Giombini.

 

Laura Giombini

[Laura Giombini]

 

Scelta più che discutibile. Non ce ne vogliano nè Perry, nè Giombini ma forse, a conti fatti, Cicolari sarebbe stata realmente la scelta migliore. Le coppie di beach volley, pur composte da professioniste preparate sia fisicamente che tecnicamente, non si costruiscono in due giorni e Greta avrebbe rappresentato il profilo adatto. La coppia Cicolari-Menegatti è stata protagonista per quattro anni (dal 2009 al 2013) sulla sabbia del beach, conquistando prestigiosi traguardi (un oro europeo a Kristiansand nel 2011 e un quinto posto all'Olimpiade londinese un anno dopo) e dimostrando un affiatamento che migliorava gara dopo gara. E oggi, nonostante la coppia non giochi insieme da tre anni, questa pareva essere ancora la scelta migliore: Menegatti ha proseguito la propria carriera con Orsi Toth, mentre Greta è ripartita da zero ma continuando ad allenarsi con nuove compagne vincendo il titolo italiano nel 2015 con Giulia Momoli.

 

Marta Menegatti e Greta Cicolari

[Marta Menegatti e Greta Cicolari]

 

Il peso del passato. Evidentemente in questa scelta della federazione ha influito, e parecchio, la lunga controversia fra la beacher bergamasca e la Fipav. Una battaglia iniziata nel 2013 e che prosegue ancora oggi. Nell'anno della divisione della coppia Cicolari-Menegatti, il ct azzurro Lissandro mise ai margini Greta, che poi venne anche squalificata ingiustamente due volte dalla Fipav (costretta poi a risarcirla con 208.500 euro da una sentenza del Tar del Lazio del 9 marzo scorso) e di fatto obbligata a trovare sponsor personali per proseguire l'attività. «Io sono una professionista e mi sono messa a disposizione per una eventuale partenza perché ritenevo di poter partecipare - ha spiegato Cicolari -. È il mio lavoro e se mi avessero detto di prendere l'aereo per Rio de Janeiro l'avrei fatto immediatamente. Non avrei esitato un solo istante».

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