Miseria e nobiltà

La contesa per l'eredità Colonna

La contesa per l'eredità Colonna
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Il cognome dei Colonna evoca un passato lontano di lotte audaci e crudeli per il controllo di Roma e del soglio Pontificio. I principi rivali degli Orsini, una stirpe di nobili che vantò tra la sua discendenza anche una poetessa (Vittoria, vissuta nel Cinquecento), si articolò in una serie di rami minori, tra cui i principi Paliano, di Napoli. Ed è appunto un rampollo di questa famiglia che, in questi giorni, sta dando battaglia (legale) alla matrigna parvenu. Oggetto del contendere è, non sorprendentemente, una cospicua eredità e il prezioso titolo della casata.   Stemma_dei_Principi_Colonna   Oddone Colonna non può sopportare che il nome della famiglia vada alla matrigna, l’americana Johnine Leigh Avery, classe 1945. Ai suoi tempi, la signora Avery Colonna era una vera bellezza. È stata Miss Mondo Usa, ed è stata pure Lady Roma nel 1998; si tratta di titoli importanti, sebbene non uguaglino la pomposità di quelli nobiliari. La nobildonna sposò nel 1991 il vedovo principe Ugo Colonna, in Florida. Ma Oddone, figlio di prime nozze del defunto Ugo, sostiene che l’unione tra il padre e Johnine non ha mai avuto alcuna validità legale, perché l’americana era già spostata con un altro uomo, da cui non ha mai divorziato: «Quasi vent' anni dopo venivo a sapere che tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80 la donna era stata sposata con un sudafricano. Al tempo dell' unione con mio padre, la stessa era ancora validamente coniugata», scrive Oddone nella denuncia. La donna è stata denunciata da Oddone nel 2009, poco dopo la morte del padre, avvenuta nel 2004 – e poco dopo avere scoperto che avrebbe dovuto dividere l’eredità con lei. L’accusa, tuttavia, non ha ottenuto il risultato sperato dal principe. Johnine, infatti, è riuscita a farla franca esibendo un atto di divorzio consensuale datato 1980, firmato da un magistrato di Santo Domingo. Oddone ha svolto qualche ricerca tramite uno studio di avvocati e ha scoperto che, in realtà, il documento della Avery sarebbe un falso: «La sentenza non è stata ottenuta con un regolare processo e, per questi motivi, non è una decisione giudiziaria legittima, inoltre non è stata registrata nell'ufficio dello Stato Civile. Di conseguenza non può essere utilizzata come un atto o decisione giudiziaria ufficiale, vera e legittima», si legge nel report dei legali. Oddone ha perciò sporto di nuovo denuncia in Procura, aggiungendo alla prima accusa di bigamia anche quella di avere usato un documento falso in sede processuale, «al fine di far riconoscere la validità delle nozze celebrate con Ugo Colonna e, conseguentemente, insistere nel piano truffaldino di sottrazione della porzione ereditaria a me spettante», afferma l’avvocato dell’accusa, Michele Gentiloni Silveri. Ora su questo caso di miseria e nobiltà, tra matrigne, patrimoni favolosi e matrimoni forse non validi, sta indagando il pm Vincenzo Barba.

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