La denuncia social dell'assessore di Torre Boldone Vanessa Bonaiti, vittima di due stalker
L'avvocato: «Ultimamente (uno dei due soggetti quantomeno) ha assunto anche un atteggiamento aggressivo nei miei confronti»
«Sono su Facebook dal 2009 e, a parte qualche debosciato qua e là, non ho mai avuto problemi. Da circa un anno, però, sono letteralmente "stalkerizzata" da due soggetti che, ahimè, conosco personalmente». Autore del post pubblicato su Facebook è Vanessa Bonaiti, avvocato e assessore ai Servizi Sociali del Comune di Torre Boldone, che spiega di essere stata presa di mira da due individui a lei conosciuti.
«Non fanno altro che citarmi in ogni dove - prosegue il post -: per ogni "dove" intendo ogni argomento possibile. Dal "pensiero comune", a "questioni politiche", a "varie ed eventuali". Ultimamente (uno dei due soggetti quantomeno) ha assunto anche un atteggiamento aggressivo nei miei confronti».
Bonaiti ha quindi raccontato un fatto avvenuto recentemente, in cui si è trovata costretta a chiedere aiuto per timore di un'escalation. «A dirla tutta (per farvi capire meglio), pochissimo tempo fa essendo impegnata in una riunione e consapevole della presenza in zona dei due, ho chiesto a un amico di tenermi controllata l'auto perché, a mio dire, il livello di tensione sta raggiungendo limiti che facilmente potrebbero superare».
Cinque anni fa una denuncia per diffamazione
Difficile capire l'origine di tanto astio. «Ho cercato di comprendere da dove provenisse - ha proseguito l'assessore - e la conclusione a cui giungo è sempre la stessa: ho la "responsabilità" di essere legata a un paio di amici che loro (nella loro folle rincorsa a mali inesistenti) detestano». Per questo motivo Bonaiti si è trovata costretta a bloccare i profili dei due stalker. «Sono onesta: certi comportamenti mi preoccupano. All'inizio soprassedevo, adesso meno. Valuterò...».
Nel 2018, Bonaiti si era trovata a fare i conti con un'altra questione nata dai social, che l'aveva portata a formalizzare una denuncia per diffamazione. Il motivo erano le continue denigrazioni, sfociate anche nell'insulto, apparse a più riprese nel gruppo pubblico di Facebook "Torre Boldone Libera" pubblicate da tre profili falsi.