Nuova normalità

La fase 2-bis riparte... dal parrucchiere. E c'è anche chi ha aperto a mezzanotte

Tra i primi a "darci un taglio" il sindaco Giorgio Gori, che ha postato le immagini sui social. Il salone "Questione di stile" ha tirato su la saracinesca alle 00.00. Ma c'è anche chi è stato messo ko dal lockdown dopo mezzo secolo di lavoro

La fase 2-bis riparte... dal parrucchiere. E c'è anche chi ha aperto a mezzanotte
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Ed è arrivato anche il giorno di parrucchieri e barbieri. La lunga attesa è finita e anche loro oggi, lunedì 18 maggio, hanno finalmente riaperto. Sebbene fino alla serata di domenica non ci fossero certezze (di pubblicato dalle autorità non c'era ancora nulla), tantissime persone avevano, nei giorni scorsi, prenotato un appuntamento e non hanno dunque perso tempo. Tra queste, anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che ha postato sui social le foto del taglio effettuato.

C'è anche chi, imitando quanto fatto dai colleghi parigini la scorsa settimana, ha deciso di aprire alla mezzanotte di domenica. Come Carlo Forte, titolare di "Questione di stile" in via Corridoni. Non c'è stato certo il pienone a quell'ora, ma lui era pronto, con tanto di mascherine e guanti per i clienti. Gli ampi spazi a disposizione, inoltre, gli hanno permesso di organizzare il salone mantenendo senza problemi le distanze di sicurezza richieste.

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Purtroppo, però, il ritorno alla normalità significa anche, per molti, un addio: Luciano Calì, parrucchiere che da 53 anni gestisce il suo negozio in Borgo Santa Caterina, ha raccontato a L'Eco di Bergamo che aprirà giusto fino a fine mese, poi abbasserà le serrande per sempre. Il lockdown, infatti, ha dato il colpo di grazia a un'attività che purtroppo già da qualche tempo stentava. «In questi due mesi ovviamente non ho guadagnato e ora gli investimenti che dovrei fare dal punto di vista della sicurezza per continuare a tenere aperto sono davvero troppi - ha raccontato Calì -. Non ci sono più le condizioni per continuare l’attività e mi spiace molto perché non avrei mai voluto arrivare alla chiusura definitiva: ho fatto il parrucchiere per tutta la vita e non volevo mollare, anche perché qui nel quartiere si sono creati moltissimi bei rapporti d’amicizia».

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