La Fondazione Dalmine per i vent'anni si regala una nuova sede
La Fondazione Dalmine avrà una nuova casa. È il regalo che si fa per questi vent’anni di attività. La ex foresteria, la «pensione privata», come la chiamano da queste parti sarà lanuova sede. Quattromilametri quadrati di spazi interni circondati da duemilametri quadrati di verde per un costo complessivo di 12 milioni di euro, finanziati da Tenaris e dalla Fondazione internazionale Agostino ed Enrico Rocca. Il tutto dovrà essere pronto per la primavera 2022. Il progetto è stato presentato ieri, lunedì 17 febbraio, dal presidente di Tenaris Paolo Rocca nel quartier generale dell'azienda di Dalmine. La Fondazione Dalmine, la cui direzione è affidata a Carolina Lussana, nasce nel 1999 per iniziativa di TenarisDalmine con l’obiettivo di promuovere la cultura industriale, valorizzando la storia di un’impresa siderurgica radicata nel territorio da oltre un secolo e oggi parte di un’azienda globale: la Tenaris. Un progetto culturale che si rivolge agli studiosi, al mondo della ricerca universitaria, alla scuola, ma anche a un pubblico più vasto, che ha l'obiettivo di conservare l’archivio storico dell’impresa, facilitarne l’accesso, realizzare studi e ricerche nei campi della business history e della storia economica e sociale, divulgarne i risultati attraverso mostre ed eventi.
Render nuova sede
Scaffalatura in archivio
Foto storica
L’archivio della Fondazione Dalmine è composto da 140 mila fascicoli, 100 mila fotografie, 5.800 disegni e bozzetti, 900 oggetti, 900 audiovisivi, duemila volumi storici, seimila volumi correnti. L’insieme del materiale occupa oltre 1.200 metri lineari di scaffalature.
Il fondo principale raccoglie documentazione varia prodotta a partire dal 1906 da quando l'azienda si chiamava Società tubi Mannesmann, poi Stabilimenti di Dalmine, poi Dalmine S.p.A., oggi TenarisDalmine, nonché dalle società controllate, consociate e partecipate. La documentazione riguarda l’attività dei vari stabilimenti attuali (Dalmine, Sabbio Bergamasco, Costa Volpino, Piombino, Arcore) e storici (Massa, Torre Annunziata, Taranto). Il fondo Gruppo Techint raccoglie documenti sulla storia del Gruppo e del suo fondatore, Agostino Rocca. I fondi arrivati per donazioni presentano per lo più documentazione privata raccolta da ex dipendenti, dipendenti, familiari, e riguarda l’attività o la relazione che i singoli donatori hanno avuto direttamente con l’azienda e con il Gruppo.