La frana sul Sebino si muove: isolata Parzanica, a Vigolo evacuate sette famiglie
Resta chiuso anche il cementificio e le strade provinciali 78 e 469
Sette famiglie evacuate a Vigolo, per un totale di circa quindici persone, e il centro abitato di Parzanica isolato. A tutto ciò si unisce, naturalmente, la continua registrazione di movimenti del terreno.
La frana in movimento tra Vigolo e Tavernola continua a creare apprensione tra gli abitanti e le autorità della zona. Sia per le sue dimensioni, pari a centinaia di migliaia di metri cubi, sia per la velocità con cui aumentano le spaccature, sia per la sua posizione, ossia in un punto a strapiombo sul lago d’Iseo. Secondo le ultime rilevazioni effettuate, infatti, il volume di materiale interessato dai movimenti è pari a 1 milione di metri cubi. Per queste ragioni il sindaco di Vigolo Gabriele Gori ha evacuato sette famiglia in località Squadre, quella a maggior rischio, trovando loro un’altra sistemazione in paese.
Ieri pomeriggio (mercoledì 24 febbraio) sul posto è stato effettuato un primo sopralluogo cui hanno preso parte Regione Lombardia, Provincia, Prefettura, i sindaci dei comuni di Tavernola, Parzanica e Vigolo e la direzione del cementificio. Oggi, nel corso di un vertice convocato in Prefettura, vista la situazione critica e il rischio di cedimenti improvvisi, è stata confermata la chiusura durante tutto l'arco della giornata delle strade provinciali 78 e 469. Anche il cementificio, per il momento, ha bloccato la sua attività.
Inoltre, per monitorare in tempo reale l'evoluzione del movimento del versante del Monte Saresano di Tavernola, è stato installato in loco un mezzo radar. L’ultima frana in zona risale al 23 novembre del 2010, quando dalla località Pinnacoli si staccarono circa settemila metri cubi di roccia. La bretella colpita dal distacco è stata riaperta solo il 13 aprile del 2019.