«Hanno giocato sporco su di me»

La lettera di Bossetti a Oggi «Chi mi restituirà la dignità?»

La lettera di Bossetti a Oggi «Chi mi restituirà la dignità?»
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Massimo Bossetti, il muratore di Mapello a processo per il delitto di Yara Gambirasio, ha inviato una lettera dal carcere di Bergamo al settimanale Oggi. Il titolo del giornale, nel numero in edicola da mercoledì 13 gennaio, è: «Bossetti, la mia verità». È la prima volta che il muratore, in carcere dal 16 giugno 2014 e sotto processo dal 3 luglio 2015, racconta la sua vita da detenuto. Nelle tre pagine fitte scritte a mano, l'unico accusato per l'omicidio di Yara ribadisce ancora volta la sua estraneità e si chiede: «Chi mi ridarà la vita, famiglia e dignità che totalmente mi hanno distrutto?». Ecco alcuni stralci della missiva.

 

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«Volete sapere come sto veramente? Da schifo!!! Con una dignità completamente distrutta, continuamente stuprata dai media, e tutti i giorni, mesi e forse anni trascorsi ingiustamente in questa cella per i loro dannati sbagli».

«Sto terribilmente soffrendo per tutta questa lontananza dal mio amore Marita e i miei fantastici adorabili cuccioli, tutto perché al giorno d’oggi essere innocente si diventa altamente scomodo per tanti altri».

Nella lettera Bossetti accusa la stampa e non solo la stampa:

 

«Fino a oggi certi suoi “colleghi” sono scesi molto pesante nei miei confronti e dei miei familiari portando nessun tipo di rispetto per tutti noi. Dopo aver visto uno straziante, indegno, vergognoso video sul mio arresto, penso che non ci sia altro da dirvi visto le modalità che un italiano viene trattato nella maniera più indegna, schifosa, vergognosa, fattomi inginocchiare davanti al mondo intero come se fossi un latitante mafioso e non invece un semplice cittadino nel potersi rendere utile guadagnando la propria giornata di lavoro per interesse familiare... questa è una vergogna nella vergogna!!».

«Il mio dolore, rabbia, sofferenze affondano sempre più il mio desiderio di vita... Mi hanno vivisezionato la vita, la famiglia e dignità completamente distruggendola...». «Non c’è più niente in natura che qualcuno possa ridarmi quanto ho perso, nessuno può riuscire a togliermi, cancellare tutto il dolore che ho subito a causa di persone che hanno giocato sporco su di me, togliendomi tutti gli anni più belli della crescita dei miei cuccioli figli, tantissimo amati e ora terribilmente mancanti».

«Una volta anche io tenevo un cuore che gioiva, pulsava tanta voglia di poter vivere la propria vita piena d’amore, mentre oggi pulsa per la tantissima sofferenza di dolore che racchiude in se stesso, ormai è solo un cuore molto fragile e infranto da tantissimo dolore che m’è stato causato senza motivo».

Dopo gli auguri e i saluti, Bossetti ha aggiunto un post scriptum rivolgendo un ultimo pensiero a suo padre:

 

«Sono in piena sofferenza per la morte di mio padre... Sono totalmente distrutto per questo, e mi mancherà moltissimo!!! Papà mi manchi da morire».

 

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