In cima alla torre di Isozaki

La Madonnina sul tetto di Allianz Tranquilli, è una cosa bella

La Madonnina sul tetto di Allianz Tranquilli, è una cosa bella
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Milano ha fatto un patto particolare con la sua Madonnina:  quello di metterla nel punto più alto della città. Dal 30 dicembre 1774 la Madonnina domina e tutela il capoluogo meneghino, dall’alto della guglia più alta del Duomo: una Madonna Assunta che si staglia contro il cielo, aprendo le braccia in un gesto molto umano, come ad invocare protezione per la città che sotto vive («Se sta mai coi man in man», precisa la celebre canzone).

 

 

Il senso di rispetto che ha suscitato in tutti è sempre stato tale, che quando un edificio come il Grattacielo Pirelli superò l’altezza della guglia (con 127 metri), una copia della Madonnina venne portata sulla sua sommità. Oggi quella copia è stata spostata in cima al Palazzo Lombardia, nuova sede della Regione, che nel frattempo era diventato l’edificio più slanciato della città. Ma la corsa in verticale di Milano non si è fermata lì: a City Life, sull’area della vecchia fiera, è stato inaugurato il nuovo grattacielo firmato da Arata Isozaki, alto 207 metri e sede degli uffici della compagnia di assicurazioni Allianz. Sebbene siano tedeschi, hanno voluto rispettare questo tacito patto e ieri, con una cerimonia spettacolare e commovente, hanno fatto salire una nuova copia della Madonnina sino al 50esimo e ultimo piano dell’edificio: una copia realizzata dalle Fonderie Del Giudice di Nola, a grandezza naturale e con tanto di rivestimento di oltre 4mila lamine dorate.

 

 

Ci si può stupire che nel 2015 una multinazionale come il grande gruppo assicurativo senta la necessità di obbedire ad un’esigenza così tradizionale. Ma la Madonnina di Milano è un qualcosa che va aldilà del puro ambito devozionale. È il vero simbolo della città. Ha infatti una caratteristica che la contraddistingue da tante altre effigi devozionali: è simbolo per tutti. Non c’è sguardo che alzandosi verso il cielo di Milano non abbia sentita come positiva la sua presenza. È lì per raccogliere e intercettare speranze, ansie, aspettative, gioie e dolori di chiunque alzi lo sguardo verso il cielo di Milano. È una presenza che non è mancata neanche in Expo: un’altra copia realizzata dalla stessa fonderia campana, era stata messa infatti all’ingresso dell’area espositiva, ed ora è richiestissima, tanto che persino New York si è fatta avanti per averla.

 

 

Ieri alla cerimonia di “innalzamento” della Madonnina sul nuovo tetto di Milano c’era tutto il board di Allianz. E certo faceva impressione sentire emergere dalle loro parole un profilo insolito di Milano: ritenuta ormai come una delle città più funzionali e dinamiche d’Europa, tanto che in tanti stanno portando qui i loro quartier generali continentali (l’ultimo il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba). Una città che però riesce a tenere insieme un processo accelerato di modernizzazione e rinnovamento urbanistico con  la propria tradizione. Forse il vero segreto che muove oggi Milano è proprio questa chimica imprevedibile e strana: una città con il tasso di secolarizzazione più alto d’Italia, con la maggiore percentuale di fedeli islamici rispetto alla popolazione residente e con la maggior quantità di single d’Europa, che sente comunque il bisogno di alzare la sua Madonnina sul tetto di quel grattacielo affilato e ultramoderno.

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