Era il 13 dicembre 1884

Quando un Ufo precipitò a Sorisole e altre volte in cui è passato E.T.

Quando un Ufo precipitò a Sorisole e altre volte in cui è passato E.T.
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Fredda è la notte del 13 dicembre 1884. La gente è rintanata in casa, i pochi che si attardano per la strada si sentono scuotere da un rombo improvviso. Alzano gli occhi al cielo e assistono a qualcosa che resta un mistero ancora oggi. Un bagliore squarcia il buio, poi un fortissimo boato scuote la terra. “A shining body came down from the sky crashing onto a field in Sorisole, near Bergamo”. Un corpo luminoso venne giù dal cielo schiantandosi in un campo di Sorisole, vicino a Bergamo. Poche parole custodite negli archivi del Cseti (sedicente Center for the study of extraterrestrial intelligence) descrivono così uno degli episodi più strani della storia orobica.

Fu un meteorite? Può darsi. Ma il Cseti raccoglie anche un'altra ipotesi, fatta propria anche dal Cisu (Centro italiano studi ufologici). E c'è da sentirsi ghiacciare il sangue nelle vene. «Fu il primo caso conosciuto di una serie di possibili incidenti Ufo in Italia». Insomma, se mai un disco volante è precipitato sullo Stivale, la prima volta potrebbe essere capitato proprio a Sorisole. Non è dato sapere cosa ne fu del misterioso oggetto. Non si sa chi lo trovò e soprattutto cosa trovò. Qualche cronaca dell'epoca parlò di una burla. Notizie patrie ne scrisse con ironico disincanto: «Un bolide caduto a Sorrisole chiama parecchi curiosi a visitarlo; ma questi saliti colassù si accorgono che è un pesce d’aprile imbandito in dicembre da mettere accanto al lupo feroce delle montagne di Nese». Certezze, però, non ce ne sono. E comunque «uno sfavillante corpo celeste fu visto saettare nel cielo di Bergamo». Come sia andata davvero non si sa, ma qualcuno ha tramandato la storia, fino a farla sedimentare in Internet e a farla rimbalzare in giro per il mondo.

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Nelle cronologie ufologiche, il presunto caso di Sorisole figura al sesto posto dei presunti schianti alieni nel mondo. Il primo risale addirittura al 2000 avanti Cristo, nel Grand Canyon. Poi nell'840 a.c. i marziani cadono nei pressi di Lione. Un buco di due millenni abbondanti, poi ecco che gli sprovveduti galattici si rifanno vivi precipitando a Cadotte Pass, in Missouri. È il 6 giugno 1884. Nello stesso periodo qualcosa di simile accade a Holredge, in Nebraska. E in dicembre tocca al paese bergamasco. Con ben 63 anni di anticipo sul celebre incidente di Roswell, New Mexico, considerato dai complottisti la prima vera prova (nascosta dall'Air Force) del maldestro arrivo degli omini verdi sul nostro pianeta.

In Bergamasca, però, E.T. è tornato spesso e volentieri. Almeno a sentire coloro che hanno visto, o credono di aver visto. Verso la metà del novembre 1942, in pieno pomeriggio, uno strano oggetto viene notato volare a bassa quota in direzione di Seriate. Il 3 ottobre 1954 alcuni alpinisti scorgono un “bolide affusolato sibilante” sorvolare il lago del Barbellino. Un eccesso di grappa? Chissà. Fatto sta che il 1954 è un anno di attività aliena frenetica. Il 3 dicembre la torre di controllo di Orio rileva un oggetto volante a forma di “cappello allungato”. E il 30 dicembre, a Sommaprada di Clusone, si verifica l'episodio più inquietante di tutti. Un autentico incontro ravvicinato del terzo tipo, come quello del film di Spielberg (girato 23 anni dopo, però). Un residente avvista un “sigaro volante” sopra le case, ai margini dell'abitato. Poco più tardi, verso le 6.30, due umanoidi “alti un metro, con casco e tuta nera”, vengono visti aggirarsi al limitare del bosco.

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This video game image released by 2K Games shows extraterrestrial invaders in “XCOM: Enemy Unknown." (AP Photo/2K Games)

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Gli avvistamenti proseguono negli anni, provocando a volte anche le chiamate preoccupate dei cittadini alle forze dell'ordine. Nel settembre 1973 un disco volante invade addirittura lo spazio aereo del Seminario: interviene prontamente la Questura, i marziani si tolgono di torno. Nel 1974, a Caravaggio, si parla addirittura di effetti fisici: strane macchie compaiono sulla pelle di una bambina dopo un avvistamento. E poi ancora globi luminosi sopra il lago d'Iseo, evoluzioni aeree sopra Bratto, erba bruciacchiata a Vertova dopo l'atterraggio di un “tronco di cono”.

Non ci siamo fatti mancare niente, nemmeno i cerchi nel grano, spuntati diverse volte negli ultimi anni tra i campi della Bassa. Nel 2009 a Brignano arrivò sul posto un sensitivo che disse – bontà sua - di avvertire vibrazioni positive tra le spighe piegate. Gli avvistamenti proseguono, figuriamoci, anche nell'era degli smartphone e dei social network. Di tanto in tanto qualcuno li “posta”, spaccando in due il popolo di Facebook: da una parte gli scettici, dall'altra quelli che “in fondo, nell'universo mica possiamo essere soli”. Nel 2014, dal finestrino del volo Bergamo-Londra, un passeggero notò e fotografò un oggetto grigio affiancato al jet di linea.

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Ognuno è libero di credere a quel che vuole. Ma al netto di illusioni ottiche, palloni sonda, allucinazioni, lanterne cinesi, fari da discoteca e (soprattutto) eccessi alcolici, qualcosa di strano rimane nell'aria. Lo ammettono persino i servizi segreti di mezzo mondo, che di tanto in tanto tolgono il “top secret” a qualche dossier. Anni fa l'Fbi riferì di mucche tagliate esattamente a metà e dissanguate chissà come, giusto per citare un “X Files”. I russi raccontarono addirittura di alieni sorpresi a passeggiare in un parco di Voronezh. Senza dimenticare ciò che accadde a Tunguska, in Siberia, dove milioni di alberi furono inceneriti in un secondo da un lampo scorto a 700 km di distanza. Al confronto, lo schianto di Sorisole è un mortaretto di Capodanno. Che però, 131 anni dopo, continua a far rumore.

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