Al Jazeera: «Al Qaeda rivendica»

La prima volta della Costa d'Avorio colpita dal terrorismo jihadista

La prima volta della Costa d'Avorio colpita dal terrorismo jihadista
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Ancora una volta turisti nel mirino. Questa volta è accaduto in Costa d’Avorio, dove un gruppo di uomini armati ha attaccato un resort di Grand Bassam. Gli attentatori sono arrivati dal mare come era accaduto lo scorso 26 giugno a Sousse, in Tunisia, e secondo quanto riportato da alcuni testimoni, gli uomini del commando durante l’assalto gridavano “Allahu Akbar”, e volevano che anche le vittime lo urlassero prima di morire. Il gruppo in azione era composto da una decina di persone, almeno questo è quanto ha riferito uno dei responsabili delle forze dell’ordine ivoriane, che ha anche spiegato che gli assalitori erano giovani.

Chi è morto. Nell’attentato uno dei jihadisti sarebbe stato a sua volta ucciso, mentre gli altri sono fuggiti. Sono due, forse tre, gli hotel presi di mira: di sicuro il Koral Beach e l’Etoile du sud. Stando al bilancio ufficiale ci sarebbero 16 morti, di cui 4 europei e due soldati. Tra loro anche un bambino di cinque anni. Almeno una delle vittime è francese, ha riferito il presidente Francoise Hollande, che ha definito l’attentato «vigliacco» e ha assicurato «sostegno logistico e informazioni alla Costa d'Avorio per trovare gli aggressori», spiegando che la Francia «continuerà e intensificherà la cooperazione con i suoi partner nella lotta al terrorismo». Al momento non si sa se siano coinvolti anche alcuni italiani.

 

Shooting at Grand Bassam beach resort
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EPA/LEGNAN KOULA

Costa d'Avorio, 'gridavano Allah Akhbar e sparavano'
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(ANSA/AP Photo/Christin Roby )

Costa d'Avorio, 'gridavano Allah Akhbar e sparavano'
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(ANSA/AP Photo/Christin Roby )

Costa d'Avorio, 'gridavano Allah Akhbar e sparavano'
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(RTI via AP)

Shooting at Grand Bassam beach resort
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EPA/LEGNAN KOULA

Shooting at Grand Bassam beach resort
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EPA/LEGNAN KOULA

Ivory Coast Beach Attack
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(ANSA/AP Photo/Schalk van Zuydam, File)

Shooting at Grand Bassam beach resort
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(ANSA/AP Photo/Schalk van Zuydam, File)

Prima volta per la Costa d’Avorio. La Costa d’Avorio non era ancora stata colpita dal terrorismo, anche se da tempo l’allerta era altissima per via degli attacchi per mano jihadista contro alcuni hotel in Burkina Faso e Mali. Se nel Maghreb islamico a colpire era stata al Qaeda, in Costa d’Avorio ci sono ancora dubbi: secondo alcuni l’attentato sarebbe stato rivendicato dal movimento jihadista dell'Africa Occidentale Al Murabitun, mentre per Al Jazeera è responsabilità dell'unità magrebina del gruppo terroristico fondato da Bin Laden.

L’avvertimento francese. L’agenzia Bloomberg lo scorso 19 gennaio scriveva che il governo francese aveva lanciato un allarme alle autorità ivoriane e senegalesi in merito alla possibilità di attacchi terroristici, e tra i bersagli indicava anche le spiagge frequentate da turisti occidentali. Bloomberg riferiva che gli attacchi sarebbero potuti essere messi a segno mediante autobombe, e si chiedeva se il Paese fosse sufficientemente pronto a fronteggiare la minaccia. Le autorità avevano disposto un rafforzamento dei controlli nel Paese e delle misure di sorveglianza, soprattutto per quei siti ritenuti particolarmente sensibili, come hotel, centri commerciali, scuole internazionali e tutti i luoghi dove si registra un’alta frequentazione di persone.

 

 

Cosa rappresenta Grand Bassam. Grand Bassam, a circa 40 km dalla città più popolosa del Paese, Abidjan, è una delle località più belle della costa ivoriana, con antiche case in stile coloniale che si affacciano sul golfo di Guinea. Dal 1893 al 1896 è stata la capitale della colonia francese e dal 2012 è patrimonio dell’umanità Unesco, elemento che ha fatto nascere un forte interesse da parte dei turisti occidentali. Il suo essere patrimonio dell’umanità è dovuto alla particolare struttura della città: fin dalle sue origini l’urbanistica aveva previsto quartieri dedicati al commercio, agli uffici amministrativi e residenziali, con case per europei e africani. Il sito di Grand Bassam, inoltre, include un villaggio di pescatori particolarmente caratteristico, con case di grande funzionalità e bellezza architettonica. Del resto la città è stata per anni il porto più importante dell’intera Costa d’Avorio. Quando la capitale venne spostata ad Abidjan Grand Bassam rimase comunque importante, anche se per un periodo venne quasi dimenticata. Negli anni Settanta ha ripreso vita grazie al turismo e all'artigianato. Il cuore della città è l'ex Nouveau Bassam, un tempo area dove vivevano gli schiavi.

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