L'intervista al presidente

La Protezione Civile di Treviolo cerca nuovi volontari: iscrizioni al via da gennaio

Giordano Mezza è alla guida della Unità Operativa Radioemergenze Uor

La Protezione Civile di Treviolo cerca nuovi volontari: iscrizioni al via da gennaio
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di Monica Sorti

A partire da gennaio 2021, l'Unità Operativa Radioemergenze Uor Protezione Civile, che ha una propria sede operativa a Treviolo, apre le iscrizioni ai nuovi volontari. Ce ne parla il presidente Giordano Mezza, che è anche uno dei soci fondatori di questa realtà nata nel 1999 che si occupa prevalentemente di telecomunicazioni in emergenza. «La nostra peculiarità operativa riguarda gli scenari di disastro come terremoti, alluvioni, ma anche altre emergenze o comunque situazioni dove ci sia la necessità di far comunicare le strutture di coordinamento. Quando i normali mezzi di comunicazione vanno in collasso, noi interveniamo con i nostri sistemi radio che, in quei casi, funzionano anche in mancanza di energia elettrica e in ogni condizione ambientale, anche nelle più critiche. Sostituendoci di fatto alle reti tradizionali, permettiamo le comunicazioni e il coordinamento degli scenari emergenziali».

L'unità operativa radioemergenze Uor è federata al servizio Emergenza Radio Nazionale e fa parte di una struttura più grande, che in tutta Italia conta circa quattromila volontari e che viene attivata direttamente dal Dipartimento della Protezione Civile di Roma. Mezza spiega che all'interno della loro associazione ci sono sei persone che hanno deciso di dare la propria disponibilità in pronta partenza anche per interventi nazionali. Per fare un esempio: «Quando avvenne il terremoto dell'Aquila del 2009, gli altri gruppi e associazioni partirono circa una decina di giorni dopo il tragico evento, mentre alcuni di  noi si sono mossi sette ore dopo il terremoto».

Il settore in cui opera la Uor è il coordinamento dei soccorsi, perché nei primi momenti di ogni criticità una delle necessità primarie è comunicare. «Alcuni dei nostri ragazzi hanno partecipato a grosse emergenze nazionali. Siamo stati operativi durante il terremoto dell'Aquila, le alluvioni del 2002, il terremoto di Mantova e dell'Emilia, ad Amatrice e in tante altre situazioni critiche, in Provincia e fuori Provincia». Aggiunge: «Attualmente contiamo una ventina di volontari, ma intendiamo aprire le iscrizioni a tanti che avranno voglia di mettersi in gioco». Nel corso degli anni il comune di Treviolo ha dato loro una sede. «E proprio nel comune di Treviolo, durante l'emergenza Covid, abbiamo espletato diverse attività, che andavano dai servizi di controllo con la Polizia Locale, a quelli antiassembramento, ai servizi fuori dai cimiteri e nei mercati per il controllo della temperatura. Un'attività se vogliamo minimale, ma molto importante - spiega il presidente - anche perché altri servizi, come per esempio la consegna dei pasti, erano stati affidati dall'amministrazione ad altre realtà del territorio».

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