"Un uomo intellettualmente superiore"

La spia lusitana arrestata a Roma che passava dati Nato a Mosca

La spia lusitana arrestata a Roma che passava dati Nato a Mosca
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Una spy story degna dei migliori libri di Ian Fleming ha avuto luogo negli scorsi giorni a Roma: è stato infatti arrestato un agente dei servizi segreti portoghesi colto a passare informazioni riservatissime e delicate sulla Nato ad un membro dell'intelligence russa. Lui è Frederico Carvalhao Gil, una sorta di leggenda degli 007 lusitani che negli ultimi anni, causa vicissitudini personali, era stato allontanato dalle operazioni più importanti, e alle cui calcagna, in seguito ad alcuni comportamenti poco chiari, erano stati messi gli stessi colleghi, che hanno così avuto modo di scoprire i suoi rapporti con Mosca.

 

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La storia di Frederico. Il profilo professionale di Frederico Carvalhao Gil è pressoché perfetto: laureato in filosofia, in servizio dagli anni Ottanta, è membro riconosciuto della massoneria portoghese (il Grand'Oriente Lusitano, precedentemente era iscritto anche alla Gran Loggia), probabilmente in qualità di occhi e orecchie del suo governo in ambienti in cui certamente circolano notizie e informazioni particolarmente rilevanti. Alcuni colleghi, che hanno naturalmente mantenuto l'anonimato, lo hanno definito sui quotidiani portoghesi “una persona intellettualmente superiore”. Appassionato di vino, religioni e iconografia russa, ha una cultura sterminata e una dedizione al lavoro impressionante, tanto che nel giro di pochi anni arrivò ai vertici dell'intelligence lusitana. Qualche anno fa, però, lui e sua moglie decisero di separarsi, cosa che scombussolò parecchio la vita di Frederico: secondo l'Observador, giornale lusitano, questo accadimento “innescò il processo di disintegrazione della sua vita personale”, che lo portò a cominciare a condurre un'insostenibile vita notturna, a trascurarsi nell'aspetto e ad aggravare una patologia cardiaca di cui soffriva già da tempo. Ma, soprattutto, ad intessere relazioni pericolose con altri servizi segreti.

 

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I rapporti con la Russia. La naturale conseguenza di questa sua instabilità personale è stato l'allontanamento dalle operazioni più delicate, e Frederico venne relegato a sezioni più marginali, lontane dal flusso di informazioni top secret e tolto dall'azione diretta. In quel periodo, Frederico cominciò a frequentare una non meglio specificata “donna dell'Est”, con ogni probabilità russa, conosciuta all'interno di un'operazione che coinvolgeva entrambi. Rischiò addirittura l'espulsione a causa di comportamenti poco appropriati. I servizi segreti decisero di cominciare a sorvegliarlo, poiché la sua ormai minata affidabilità e i poco chiari rapporti con esponenti di organizzazioni straniere non potevano non venire costantemente monitorati; un vero e proprio controspionaggio interno, insomma. Che ha portato, appunto, all'emergere del doppio gioco che Frederico aveva iniziato ad inscenare.

 

L'epilogo romano. Roma è un centro di flusso informativo parecchio importante: oltre ad essere capitale d'Italia e sede del Vaticano, ospita svariate ambasciate di Paesi di tutto il mondo e uffici di moltissime organizzazioni internazionali. Insomma, un bacino da cui una spia ha la possibilità di attingere materiale a non finire. Così deve aver pensato Frederico, che in qualche modo è riuscito a recuperare notizie e dettagli sulla Nato che, chiaramente, hanno ingolosito e parecchio Mosca. Ed ecco perché, lo scorso martedì 24 maggio, Frederico aveva organizzato un incontro con un esponente dell'intelligence russa. I due, però, non sapevano di essere attentamente monitorati dai servizi segreti portoghesi e dall'Europol, che sono prontamente intervenuti esattamente nel momento in cui le spie si sono incontrate, arrestandoli entrambi. Ignota l'identità dell'agente russo, esattamente come, chiaramente, le informazioni che stavano per essere passate. Per il momento, l'ambasciata russa a Roma non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Una storia a cui, tutto sommato, manca solo un Vodka Martini agitato, non mescolato, per essere perfetta.

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