La terra trema otto volte in tre ore nel Piacentino. Sisma avvertito anche nella Bergamasca
Epicentro a Vigolzone, a sud di Piacenza, dove la scossa delle 9.25 ha raggiunto la magnitudo di 3.7. Non ci sono notizie di danni
Foto in apertura dal sito dell'Ingv con le scosse superiori a 2.0 negli ultimi 7 giorni
La terra trema ancora e ancora una volta la scossa si è fatta sentire nella Bergamasca, anche se in questo caso l'epicentro è stato individuato molto più a sud, a Vigolzone, in provincia di Piacenza. Dopo la scossa di 3.0 a Comun Nuovo dello scorso 4 ottobre, dopo quella di ieri, 12 ottobre, a Urgnano di magnituto 2.2, oggi molti bergamaschi si sono svegliati con la sensazione di sentirne un'altra. E non si sono sbagliati.
Otto in tre ore
Poco dopo le sette di questa mattina, venerdì 13 ottobre, sui social è iniziata a rimbalzare l'informazione «Terremoto a Bergamo». In poco tempo però si è capito che questa volta l'epicentro era più lontano, ma la scossa più forte, ben 3.5, come registrato dall'Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) La terra ha tremato a Vigolzone, a sud di Piacenza, e poi ancora due volte a San Giorgio Piacentino, quattro di nuovo a Vigolzone e l'ultima a Carpaneto Piacentino (ore 9.52).
Il picco
Nel complesso, si parla di ben otto scosse in meno di tre ore, tutte inferiori alla prima tranne quella delle 9.25, sempre con epicentro Vigolzone, che ha toccato le 3.7. Quest'ultima è stata quella più sentita anche nella Bergamasca. Per ora non sembrano esserci stati danni.
Evacuazioni a Piacenza
Alcuni edifici sono stati abbandonati a Piacenza, e in via precauzionale sono stati evacuati temporaneamente alcuni uffici - come il Quic del Comune di Piacenza di viale Beverora e il palazzo dell'Agricoltura di via Colombo - e alcuni istituti scolastici di città e provincia: tra questi si segnalano Alberoni, Carducci, Mazzini, Respighi, e Colombini. Il liceo Gioia ha disposto l'interruzione delle attività didattiche per tutte le classi.