La Val Brembana dice addio ad Alex Balestra: era il mago del carbonio per moto e bici
Ingegnere meccanico originario di Moio de' Calvi aveva fondato la WR Compositi di Almenno San Bartolomeo, un'eccellenza
di Giambattista Gherardi
Un uomo dalle grandi intuizioni, capace di unire lavoro e passione per dare vita a un’importante realtà imprenditoriale. Si è spento nella serata di domenica 2 gennaio Alex Balestra, fondatore e contitolare della WR Compositi di Almenno San Bartolomeo, specializzata nella realizzazione di componenti in fibra di carbonio di altissima qualità, ritenuta fra le maggiori realtà nel settore delle due ruote, a motore e non.
Alex, 62 anni, combatteva da tempo contro una malattia rivelatasi purtroppo inesorabile. Era originario di Moio de’ Calvi, in Alta Valle Brembana, dove il padre Francesco era stato sindaco per molti anni e fondatore dell’Acqua Minerale Stella Alpina. In un’intervista, riportata sul sito dell’azienda, così raccontava gli inizi della sua attività imprenditoriale:
«Tutti i martedì mattina, quando a Milano andavo a lezione al Politecnico, la sosta in edicola per la rivista Autosprint era una tappa fissa. Siamo verso la fine degli anni settanta e lì per la prima volta ho cominciato a leggere articoli sui materiali compositi. Tra questi uno sulla McLaren MP4/1, prima auto di F1 la scocca in fibra di carbonio. Mi chiedevo perché questa F1, pur avendo motore aspirato meno potente dei turbo di quel periodo montati da Ferrari e Renault, avesse risultati migliori nei circuiti cittadini tipo Montecarlo o Long Beach. Era tutto grazie alla monoscocca in materiali compositi. Da quel momento, per me, il carbonio diventa un’ossessione. La mia tesi di laurea è sui compositi, grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Aeronautica e, entrato nel mondo del lavoro, mi specializzo in aziende che progettano e producono parti in fibra di carbonio (Freni Brembo, Aermacchi e Montedison Ricerca Compositi avanzati). È stata una scelta che ci ha portato fortuna. Tutta colpa di Autosprint».
L’attività della WR Compositi inizia nel 1992, di fatto nel garage di casa Balestra. Sembra la “mania” di un ingegnere eternamente giovane, dedito con passione a bicicletta e moto. A lui si affianca ben presto il fratello Yuri e l’azienda muove progressivamente passi importanti progettando e producendo componenti speciali in fibra di carbonio destinati ai settori ciclo, automotive e industria elettromedicale.
Nei primi dieci anni di attività il focus è dedicato soprattutto al settore ciclo, con componenti specifici di altissima gamma commercializzati in Italia e all’estero con il marchio WR Compositi, oppure forniti per il primo equipaggiamento dei modelli di punta di Colnago, Pinarello e altri marchi italiani distribuiti in tutto il mondo. Trasferita la sede, sul finire del 1996, nell’unità produttiva di Almenno San Bartolomeo, oltre ai componenti dedicati al settore ciclo, (fra i quali il reggisella con cui Ivan Gotti ha vinto il Giro d’Italia), WR Compositi inizia a studiare e realizzare parti speciali peri settori auto e moto. Fra i marchi forniti con orgoglio figurano anche Ferrari e Maserati: dodici particolari montati sulla Ferrari Enzo, la vettura di serie più prestigiosa e prestazionale della produzione del Cavallino, erano prodotti da WR Compositi. Per non parlare del contributo offerto a cicli e motocicli che hanno trionfato più volte in competizioni iridate. Del 2006 è la realizzazione del primo telaio WR da strada.
La notizia della prematura scomparsa di Alex Balestra si è diffusa immediatamente in Alta Valle Brembana, dopo che a Moio (dove Alessandro “Toti”, fratello di Alex, è sindaco dal 2019) i rintocchi funebri dal campanile hanno dato a tutti la ferale notizia. Alex Balestra lascia nel dolore la moglie Livia, i figli Francesco e Alessandra, la mamma Margherita. La salma è composta nell'abitazione di Almenno. I funerali saranno celebrati mercoledì 5 gennaio alle 14.30 nella parrocchiale di San Mattia Apostolo a Moio de' Calvi.