Comunità in lutto

La Val Gandino piange Giovanni Gelmi, che fra fiori e frutta era per tutti "ol Nüt"

Se ne è andato a 87 anni, dopo una malattia. La sua era una tradizione di famiglia, che da decenni ha fatto della cordialità il proprio marchio di qualità

La Val Gandino piange Giovanni Gelmi, che fra fiori e frutta era per tutti "ol Nüt"
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di Giambattista Gherardi

Ha dedicato un’intera vita al commercio, divenendo per tutti una vera e propria icona della Val Gandino. È morto sabato 24 aprile, a Leffe, Giovanni Gelmi, 87 anni, dedito sin da bambino al commercio di piante, fiori e frutta. Un male incurabile se l’è portato via negli ultimi mesi.

Giovanni Gelmi con il suo banco alla festa di San Mauro a Gandino

Nato nel 1933, per tutti era "ol Nüt", appellativo di cui era orgoglioso e del quale dava spiegazione con la sua proverbiale e coinvolgente cordialità: «La mia famiglia era originaria di Leffe - raccontava in un’intervista di alcuni anni fa - e dopo la quinta elementare ho preso a collaborare con l’attività di mio padre. Saliva a Gandino per la Fiera di San Giuseppe, con il carretto colmo di fiori e frutta. Rientravamo a Leffe con il carretto vuoto».

L’esaurito dei prodotti fece meritare a Gelmi una battuta di spirito da parte di alcuni amici: «Sali vestito e vai a casa nudo!», e da qui nacque il mito de "ol Nüt". Per la verità, a Leffe era "ol Mea" (soprannome storico della famiglia Gelmi) e addirittura a Bergamo al mercato ortofrutticolo era "Pacì", dal nomignolo dedicato al padre Guglielmo, di corporatura piuttosto robusta.

Quella di piante, fiori e frutta è tuttora una vera e propria tradizione di famiglia, con i figli che ancora proseguono nell’attività: Giambattista e Guglielmo, impegnati come ambulanti nei principali mercati della Val Seriana in due distinte attività, e Sabrina, con un negozio a pochi passi dalla farmacia di Leffe.

La famiglia Gelmi da circa 80 anni è presenza fissa con i propri fiori sulla piazza municipale di Gandino in occasione della Fiera di San Giuseppe, dove anni fa Giovanni selezionava piante di noce per i possedimenti degli industriali tessili della Valle. Giovanni era particolarmente legato, sempre a Gandino, all’irrinunciabile appuntamento del 15 gennaio per la festa di San Mauro, quando all’esterno del convento delle Orsoline proponeva noci, castagne, i tradizionali biligocc e le "peröle", le pere invernali.

La salma di Giovanni Gelmi è composta presso l’abitazione di via San Michele a Leffe, a pochi passi dalla parrocchiale dove lunedì 26 aprile, alle 15, saranno celebrati i funerali.

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