Ci sarà Benigni?

La vita è bella compie vent'anni e ad Arezzo si fa festa grande

La vita è bella compie vent'anni e ad Arezzo si fa festa grande
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Saranno tutti lì, domenica sera al tramonto, su Piazza Grande, ad attendere che sul megaschermo inizino ad andare le immagine de La vita è bella. Piazza Grande, ad Arezzo, è stata indimenticabile set per il film di Roberto Benigni. Un ricordo e un’esperienza che sono rimasti nel cuore di tutti: così il comune aretino, a vent'anni dall’uscita della pellicola, ha deciso di organizzare un grande ritrovo. Sono stati invitati tutti, dagli attori alle comparse sino alle maestranze che hanno reso possibile quel magico film capace di sbancare Hollywood (prese ben tre statuette). Il Comune di Arezzo, sta scritto sul sito, «invita coloro che hanno partecipato in qualche modo 20 anni fa alla realizzazione de La vita è bella con Roberto Benigni a partecipare alla serata tributo il 9 luglio 2017 ad Arezzo. Se avete calcato il set in qualità di attori o comparse o siete stati dietro le quinte e avete partecipato alla realizzazione del film potete inviare una mail all'indirizzo indicato specificando nome e cognome e il ruolo ricoperto».

 

https://youtu.be/owi6XX5ZkaQ

 

Ci sarà Benigni? Lui non ha fatto annunci, ma com’è nel suo stile, è uomo da sorprese. E quindi tutti s’aspettano che appaia: del resto non abita lontano. Sta a Castiglion Fiorentino, paese che a dispetto del nome si trova in provincia di Arezzo. Ci sarà sicuramente Giorgio Cantarini. Non lo riconoscerà nessuno perché non è più quel bambino, Giosué Orefice, figlio di Guidoe di Dora, che aveva incantato milioni di spettatori di tutto il mondo. Oggi è un ragazzo di 25 anni e gli è riuscito di essere attore: sogno davvero compiuto. «Di questo devo ringraziare La vita è bella dove ho imparato con impegno, passione e leggerezza. Roberto e Nicoletta mi hanno coccolato. Con tanti regali a Natale», ricorda oggi. E di lui Benigni aveva detto cose indimenticabili: «Questo film l’ha cambiato. È diventato una farfalla, ha fatto proprio dei voli. Io son rimasto impressionato da questo bambino. Mi è piaciuta la faccia perché non era televisiva, carosellistica, era una faccia antica, una faccia che, insomma, era poco vista che mi ha immediatamente…».

 

 

Ci sarà anche Francesca Messinese. Nel film è protagonista di una breve scena in cui va all’opera con Roberto, sognando una storia d’amore. Ma poi s’accorge che Roberto è già legato e tutto svanisce. Oggi lavora in una casa editrice. Ricorda tanti aneddoti di quel set delle meraviglie. Una volta sbottò per il troppo caldo. E Benigni arrivò dopo pochi minuti con una coppa di gelato in mano, del tutto incurante del fatto che lei fosse già passata dal trucco. Ci sarà Domenico Chianese, che era stato arruolato come controfigura di Benigni, perché aveva il suo stesso fisico: non compare mai nel film, ma faceva da clone per impostare bene le inquadrature. Ci saranno anche i reduci della seconda elementare dell’Istituto Gamurrini, che durante le riprese, da bambini, si presero un grande spavento quando videro Benigni saltar giù dalla finestra, senza sapere che sotto si erano cautelati. La scena dovette essere rifatta tanto fu lo scompiglio.

 

 

Se ci sarà Benigni, ci sarà anche la sua inseparabile Nicoletta Braschi, moglie nella vita e nel film. È lei il segreto poetico che ha fatto decollare questo capolavoro semplice e indimenticabile, come aveva ricordato lo stesso Roberto, un giorno, parlando ai sacerdoti di Firenze: «Le cose più potenti, più strepitose del mondo non le si riesce a spiegare. Io… se mi dicono facci capì come si apre un frigorifero, glielo dico, ma come mi so’ innamorato della mi’ moglie, non mi riesce. Ora, non per dire che quest’idea è una cosa straordinaria come l’amore per la mi’ moglie».

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