Ladri in azione a Lenna: al Santuario della Coltura sono spariti i canali di gronda in rame
Erano stati da poco installati nell'ambito di un progetto di restauro. Il sindaco Lobati: «Il Covid non ha reso migliori»
di Giambattista Gherardi
Un furto purtroppo come tanti, che ha però profondamente colpito la gente dell’Alta Val Brembana. È stata rilevata nelle prime ore della mattinata di venerdì 12 novembre, a Lenna, l’asportazione dei canali in rame presenti sulle pareti del Santuario della Coltura.
La chiesa, legata alla parrocchia di San Martino che proprio in questi giorni celebra il Patrono, è un “luogo del cuore” per tanti fedeli. Sorge nei rati della piana di Lenna, in un luogo che un tempo ospitava una fucina. La tradizione orale riferisce che nella fucina un fanciullo vi lavorava come garzone da fabbro e ogni qual volta si recava nel magazzino a prendere carbone si attardava nella contemplazione di un immagine della Beata Vergine Addolorata dipinta sul muro. Un giorno, quella Sacra immagine gli apparve più bella e rischiarata d'insolito splendore. Al posto della fucina fu così edificato nel 1600 il Santuario in onore della Madonna.
Negli ultimi mesi, il Santuario è stato oggetto di un articolato progetto di restauro che ha riportato al pieno splendore le facciate. Ora il furto dei canali di gronda appena installati.
Online non è mancato il laconico commento del sindaco di Lenna e presidente della Comunità Montana, Jonathan Lobati: «Nel 2020 - ha scritto su Facebook il primo cittadino - qualcuno ha detto: "Il Covid ci renderà migliori". Qualche sera fa qualcuno ha rubato i canali in rame del santuario della Madonna della Coltura di Lenna. No, non siamo diventati migliori e, permettetemi la battuta, anche i ladri sono peggiorati».