L'agghiacciante uccisione del secondo ragazzo a St. Louis
Quella che segue è la traduzione di un articolo comparso su The Wrap, quotidiano online che si vanta di sapere tutto su Hollywood e dintorni, pochi minuti dopo l’accaduto.
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La polizia di St. Louis ha sparato, uccidendolo, a un ragazzo sospettato di compiere una rapina in un minimarket a poca distanza dai luoghi in cui sono in corso i disordini a Ferguson.
Diverse persone hanno riferito che l’uomo stava agitando un coltello e che si era rifiutato di posarlo a terra.
By Linda Ge on August 19, 2014 @ 12:44 pm
Martedì la Polizia di St. Louis ha sparato a un ragazzo sospettato di compiere una rapina in un minimarket a quattro miglia di distanza dai disordini in corso a Ferguson, e lo ha ucciso. Ne hanno dato notizia diverse emittenti locali.
La locale stazione di Fox Television (Fox 2 now) ha riferito che un soggetto maschio che agitava minacciosamente un coltello durante un tentativo di rapina in un minimarket era stato notato da una ragazza che aveva chiamato la polizia. Due agenti, giunti sul posto, gli avrebbero intimato più volte di posare a terra l’arma. Ma lui non avrebbe dato loro ascolto. Il capo della polizia di St. Louis, Sam Dotson, ha riferito che il sospettato ha anche ripetuto più volte agli agenti: «Dai, sparatemi, adesso», cosa che trova conferma nelle deposizioni dei testimoni. Quando poi il sospettato si è avvicinato agli agenti col coltello “in posizione di attacco”, entrambi hanno aperto il fuoco, uccidendolo. La constatazione di morte è avvenuta sul posto.
L’incidente si è verificato davanti al Six Stars Market, all’angolo fra McLaran e Riverview, ad appena quattro miglia da Ferguson, dove circa una settimana fa la polizia aveva ucciso Michael Brown. L'uccisione di Brown, un ragazzo afro-americano disarmato, ha suscitato clamore e più di una settimana di disordini e proteste a volte violente per le strade di Ferguson. La Missouri National Guard è stata chiamata a proteggere il comando della polizia, nel timore che divenga bersaglio di attacchi coordinati da parte dei cittadini. L’agente che ha ferito a morte Brown, Darren Wilson, non è stato ancora incriminato.
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Questo il video della uccisione del ragazzo.
Qualche integrazione e nota di commento di Bergamopost.
Successivi accertamenti hanno permesso di capire che il ragazzo non aveva agitato alcun coltello. Dentro il market, vistosi scoperto, aveva lanciato delle confezioni di biscotti e alcune lattine di bibite contro il commesso, per facilitarsi la fuga. Lo stesso aveva poi avvisato la centrale quando il ladruncolo si trovava già sul marciapiede.
Fuori, lo si vede nel video girato con uno smartphone, non ha avuto neanche il tempo di provocare gli agenti: ha invece continuato a caracollare allontanandosi dalla loro auto, alla quale si è avvicinato solo per ottemperare all’ordine degli occupanti, che quando lo hanno avuto a tiro, gli hanno sparato. Se aveva in mano qualcosa - come a qualcuno è parso - non lo ha certo usato in maniera minacciosa. In ogni caso i dodici colpi che si percepiscono nel video sembrano davvero troppi per un caso simile.
Ufficialmente il caso non si presenta come una esecuzione capitale. Non c’è stato alcun giudizio, nessun tribunale ha emanato una sentenza. Niente braccio della morte. La formula più appropriata sembra essere: “Esecuzione per direttissima di soggetto sospettato di tentato furto di ciambelle”. Di soggetto, si aggiunga, male in arnese perché testimoni hanno riferito che lungo il marciapiede tirato a lucido di Riverview Boulevard il ragazzo parlava da solo. Uno che se appena appena lo tocchi cade a terra.
World Socialist web site riferisce che i residenti lo conoscevano per essere mentalmente instabile e aggiungono che stava tornando da casa dal funerale della madre. Il capo della locale polizia ha liquidato la cosa dicendo che «Gli agenti hanno una ragionevole aspettativa di tornarsene a casa al termine del loro turno». Che, in effetti, era ormai vicino al termine.
Se andremo da quelle parti ci informeremo bene sugli orari. Non vorremmo trovarci nei pressi di chi smonta. Prima lo stesso capo aveva detto e twittato che la polizia ha diritto di difendersi. Ma non si diceva che erano i cittadini a dover essere difesi dalla polizia?
Per ore abbiamo cercato di mettere insieme qualcosa su questo fatto. Sono giorni che continuiamo a leggere giornali online della provincia americana, a rivedere video su You Tube. E non sappiamo che altro dire se non ripetere Oh my God! Oh my God, come la voce fuori campo del video col telefonino.
Volete leggere i commenti al primo video su You Tube? cliccate qui
A noi, sinceramente, sembrano tutti matti. Banaluccia, come conclusione. Ma anche invocare il razzismo, ci sembra di fargli un favore. Qui c’è una città che pensa che essere civili vuol dire avere i marciapiedi tirati a specchio. La stessa visione del mondo che guidava Rosa Bazzi in Romano a prendersi cura del cortile di Erba. Ma da noi li hanno messi dentro.