Non è la prima volta che Vincenzo Lanni, 59 anni e di Villa di Serio, viene fermato con un’arma addosso. Oggi il suo nome è tornato alle cronache per l’aggressione di lunedì scorso (3 novembre) in piazza Gae Aulenti a Milano, dove ha accoltellato una donna – una sconosciuta – alla schiena mentre andava al lavoro.
Come riporta L’Eco di Bergamo, le indagini condotte dai carabinieri di Milano hanno permesso di scoprire che già due anni fa, a Varese, gli agenti lo avevano trovato in stazione con il suo solito coltello nello zaino. Era in libertà vigilata, reduce da tre anni trascorsi a 4Exodus, una comunità psichiatrica nel Varese. Ma il suo curriculum non finisce qui: dieci anni fa aveva anche aggredito due anziani della Val Seriana.
Proprio oggi (giovedì 6 novembre), Lanni sarà interrogato dalla gip milanese Rossana Mongiardo.
Perché era a piede libero?
Il coltello è la costante di ogni episodio che riguarda Lanni. Lo aveva già impugnato in agosto dieci anni fa, quando aveva aggredito due anziani pensionati tra Alzano e Villa di Serio, un gesto che gli era costato otto anni di condanna per tentato omicidio.
Dopo la pena, era stato considerato “socialmente pericoloso” dal tribunale di Bergamo e affidato a una struttura di recupero. Ma nel tempo, quella pericolosità era stata esclusa, fino al recente allontanamento dalla comunità 4Exodus per cattiva condotta, avvenuto proprio giovedì scorso (30 ottobre), appena quattro giorni prima dell’aggressione a Milano. Ora però la Procura milanese indaga anche su quegli strani passaggi giudiziari: la valutazione di non pericolosità e le ultime settimane trascorse nella comunità psichiatrica.
Oggi l’interrogatorio
Oggi, Lanni sarà interrogato dal gip Mongiardo, che dovrà decidere in ordine alla convalida del fermo e all’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere. È accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e di porto abusivo d’arma. Secondo gli inquirenti, proprio l’acquisto del coltello da cucina nei giorni precedenti dall’aggressione dimostrerebbe la pianificazione dell’attacco.
Durante il primo interrogatorio, davanti al pm Maria Cristina Ria, l’uomo ha spiegato di aver scelto «un luogo simbolo del potere economico» e una vittima a caso, «per colpire il contesto» che riteneva responsabile del suo licenziamento, avvenuto più di dieci anni fa.
La donna sta meglio
Intanto arrivano anche buone sulle condizioni di Anna Laura Valsecchi, 43 anni, di Cernusco sul Naviglio, la donna colpita alle spalle mentre si recava in ufficio.
Dopo un intervento chirurgico, ieri è stata risvegliata e respira autonomamente, anche se resta ancora in prognosi riservata.