Lancia la bici e aggredisce la polizia locale a Bergamo: spacciatore neutralizzato con spray
Un maghrebino classe 1992 era irregolare in Italia dal 2012, con vari precedenti e già destinatario del divieto di dimora in provincia

Dopo l'arresto di un maghrebino la sera del 2 maggio per spaccio a Bergamo, la polizia locale non solo ha scoperto che era irregolare da anni in Italia e aveva diversi precedenti, ma addirittura che non doveva nemmeno trovarsi in città, così come nella nostra provincia.
Lancia la bici e aggredisce gli agenti
Il fermo del soggetto è avvenuto durante un servizio di pattugliamento all’interno del Parco "Mariana Frigeni Careddu" nel quartiere di Borgo Palazzo: si tratta di un cittadino nordafricano, classe 1992, senza fissa dimora. L’uomo, identificato come O. M., è stato sorpreso dagli agenti nell’atto di cedere una dose di eroina a un'altra persona. Alla vista degli agenti, l’acquirente si è dato alla fuga, abbandonando a terra la sostanza stupefacente, in seguito sequestrata.
Nel tentativo di sottrarsi al controllo, l’arrestato ha opposto resistenza lanciando contro gli agenti la propria bicicletta e tentando la fuga. Ne è seguita una colluttazione durante la quale, per interrompere l’aggressione e procedere all’arresto, si è reso necessario l’impiego dello spray al peperoncino che gli uomini di via Coghetti avevano in dotazione.
Doveva già essere in carcere
Dagli accertamenti è emerso che l’uomo si trovava senza permesso di soggiorno sul territorio nazionale dal 2012. Come se non bastasse, era destinatario di un ordine di carcerazione per l’espiazione di una pena di un anno e quattro mesi, nonché di un divieto di dimora nella provincia di Bergamo. A suo carico risultavano inoltre numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e una misura di prevenzione dell’avviso orale emessa dal Questore.
A seguito dell’udienza per direttissima, svoltasi il 3 maggio scorso al Tribunale di Bergamo, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere e la prosecuzione dell’espiazione della pena residua, precedentemente stabilita dal Tribunale di Grosseto, per reati contro il patrimonio e la persona. L’uomo è stato quindi condotto nel pomeriggio dello stesso giorno nella casa circondariale di via Gleno.
Perché era ancora qui e soprattutto perché, con precedenti, era in giro libero a spacciare? Grazie Governo
Per curiosità, c'è un limite massimo di reati dopo il quale questi tizi possono essere sottoposti a qualche misura, che non sia il temutissimo foglio di via? Altrimenti per loro è più o meno come un lunapark.
Perchè era ancora qui e sopratutto perchè con precedenti, era in giro libero a spacciare? Grazie magistrati.
Mi raccomando, andate ai referendum... col ca... che ci vado.
Avanti, velocizziamo la procedura per la cittadinanza italiana.