L'appello di Val Brembana e Valle Imagna: «Paladina-Villa d'Almè sia messa nel Piano Italia Veloce»
La richiesta è stata inviata, tra gli altri, al premier Conte e ai ministri De Micheli (infrastrutture), Patuanelli (Sviluppo economico) e Gualtieri (Economia e finanze). «Dalla conclusione dei lavori dipende lo sviluppo futuro di questa porzione di territorio»
Il sindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi, e quello di Zogno, Giuliano Ghisalberti, lanciano un appello al Governo: «Inserire il finanziamento del completamento del terzo lotto della Paladina-Villa d’Almè nel piano Italia Veloce, così da realizzarlo nei tempi più brevi possibili, seguendo l’esempio e le procedure sperimentate nella ricostruzione del ponte di Genova». La richiesta è stata supportata anche dalle Comunità Montane della Val Brembana e della Valle Imagna, oltre che da tutti i Comuni che si trovano nell’area territoriale delle due valli e da quelli posti lungo il tracciato dell’infrastruttura. Un coro di voci unanimi, cui si sono aggiunte quelle delle rappresentanze imprenditoriali, sindacali, sociali e di un Comitato di cittadini che da anni sollecitano il completamento della tangenziale Sud di Bergamo, consapevoli che dalla conclusione dei lavori dipende lo sviluppo futuro di questa porzione di territorio.
Secondo la convenzione sottoscritta da Anas Spa e Provincia di Bergamo nel 2006, l’intera opera sarebbe stata finanziata con 150 milioni di euro e suddivisa in tre lotti funzionali: Zanica-Stezzano (realizzato da Anas e aperto al traffico nel 2015); Treviolo-Paladina (lavori in corso a cura della Provincia); Paladina-Villa d’Almè (per cui è in fase di definizione la progettazione definitiva a cura della Provincia, ma privo dei finanziamenti per la sua costruzione). «I territori della Valle Brembana e Imagna vivono da anni una condizione di pesante difficoltà, emarginazione ed emergenza occupazionale, aggravate dal permanere di una viabilità da Terzo Mondo che continua a condizionare la vita della popolazione residente, la permanenza delle attività industriali e artigianali sul territorio come la stessa possibilità di sviluppo turistico - si legge nella lettera inviata, tra gli altri, al premier Giuseppe Conte e al ministro delle infrastrutture Paola De Micheli -. Una situazione più volte denunciata ad ogni livello e la cui mancata risoluzione ha contribuito a determinare lo spopolamento delle Valli e in particolare dei Comuni delle parti più alte, generando condizioni di vera e propria emergenza occupazionale e sociale».
Il documento, inviato anche ai ministri Stefano Patuanelli (Sviluppo economico) e Roberto Gualtieri (Economia e finanze), oltre che al governatore Attilio Fontana e all’assessore Claudia Maria Terzi (Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile), è corredato anche dalle testimonianze dei due presidenti delle Comunità montane e dalle note di Confindustria Bergamo e della Sanpellegrino per sollecitare il completamento della tangenziale.
Il 12 febbraio scorso, la Provincia di Bergamo ha presentato agli Amministratori locali e alle realtà coinvolte il progetto definitivo del lotto Paladina-Villa d’Almè, che ha un costo stimato in 421 milioni di euro. «Alla luce della situazione di grave crisi economica che stiamo vivendo a seguito dell’emergenza sanitaria che ha acuito in termini drammatici le già critiche condizioni preesistenti - concludono i primi cittadini -, riteniamo doveroso chiedere e sollecitare un supplemento di attenzione per le aree montane delle Valli, che rischiano il definitivo tracollo. La risoluzione del problema della viabilità continua ad essere l’elemento decisivo per restituire coraggio alle popolazioni e alle aziende che operano sul territorio montano, sempre più emarginato e impoverito».