Le frasi su Whatsapp e la violazione del divieto d'avvicinamento: condannato 36enne per stalking
Si tratta di un camionista residente in Bergamasca, che non aveva accettato la fine della relazione con l'ex moglie
Condannato a un anno e tre mesi (senza condizionale) per stalking un 36enne della Bergamasca, con provvisionale di cinquemila euro. Si tratta di un camionista che, dopo la fine della relazione con l'ex moglie nel febbraio 2022, avrebbe continuato a tenere un atteggiamento persecutorio con messaggi violenti, minacce ed esplosioni di rabbia davanti al figlio.
Le frasi e le immagini in chat
La storia tra i due era durata vent'anni ma, come riporta oggi (martedì 11 luglio) il Corriere Bergamo, lui non aveva mai accettato di voltare pagina: le diceva di volersi togliere la vita è che la colpa sarebbe stata solo sua, oppure minacciava che, qualora si fosse rifatta una vita col nuovo compagno, l'avrebbe ammazzato. Poi c'erano le frasi e le immagini su Whatsapp, come quella della pistola inviata in chat, con la frase: «Lasciate che parli lei, io le parole le ho finite». Oppure quell'inquietante "annuncio" dopo una perquisizione della Polizia, in cui affermava che se l'avesse messo nei guai, ne avrebbe pagato le conseguenze.
La violazione del divieto di avvicinamento
Episodio eclatante, quello in cui vedendo lo zainetto del Milan, regalato dal nuovo compagno, in spalla al figlio, glielo prese e iniziò a buttare i vestiti della donna a terra. Davanti al piccolo che era chiuso in macchina con la madre. A supporto di diverse vicende, la donna con i suoi legali ha portato in aula registrazioni audio e video.
L'uomo aveva trovato una nuova compagna, ma era andato a vivere nell'appartamento sopra a quello della ex, nonostante il divieto di avvicinamento. Motivo per cui, il giudice ha trasmesso gli atti al pm per la violazione, con la misura che diventerà un divieto di dimora nello stesso comune della ex moglie.