Le limitazioni della zona rossa non fermano la magia del lago di Endine ghiacciato
Ieri, domenica 17 gennaio, saranno state almeno un centinaio le persone che si sono avventurate sulla superficie ghiacciata dello specchio d’acqua
La magia del lago di Endine ghiacciato attrae, ogni anno, decine di appassionati pattinatori o semplici curiosi provenienti anche da altre province. Ieri, domenica 17 gennaio, nonostante le limitazioni della zona rossa, saranno state almeno un centinaio le persone che, tra i comuni di Monasterolo del Castello e di Spinone al Lago, la porzione più in ombra dello specchio d’acqua, hanno mosso i primi passi sulla superficie congelata del bacino.
Le prime lastre hanno iniziato a formarsi all’inizio della settimana e, con l’irrigidirsi delle temperature, si sono fatte via via sempre più spesse. Si tratta di un fenomeno naturale che si ripete tutti gli inverni, che però può rappresentare anche un pericolo per l’incolumità di quanti sfidano la solidità del ghiaccio camminandoci sopra. Non è possibile, infatti, conoscere la tenuta e lo spessore del manto ghiacciato.
Lo sanno bene le quattro Amministrazioni comunali affacciate sul lago (Endine Gaiano, Spinone al Lago, Monasterolo del Castello e Ranzanico) che come ogni anno hanno diffuso un avviso che indica il divieto passeggiate sulla superficie. «Si informano i fruitori – si legge nell’avviso di pericolo – che durante i mesi invernali, a causa del parziale o totale ghiacciamento della superficie, è pericoloso salire e percorrere i tratti ghiacciati del lago, in quanto il ghiaccio non è controllato e non è presente alcun servizio di protezione e soccorso sul posto».
«Pertanto – aggiungono i Comuni – in assenza di specifiche indicazioni da parte delle Amministrazioni competenti, si invitano tutti i fruitori a non salite sulle parti ghiacciate del lago e ad evitare di avvicinarsi alle sponde». Un invito però, nonostante i divieti imposti dalla zona rossa, viene il più delle volte disatteso.