Le multe ai motorini alla stazione Tanto scalpore ma tocca pagare
Tutti i pendolari bergamaschi che ogni giorno si recano alla stazione e parcheggiano i propri motorini in Piazzale Marconi ricorderanno bene l'improvvisa e inaspettata cascata di multe che si ritrovarono cortesemente adagiate sui propri mezzi lo scorso 8 ottobre. La Polizia Locale, infatti, sanzionò più di 150 veicoli a due ruote parcheggiati fuori dalla stazione in quanto fermi “allo sbocco di un passaggio carrabile” (28 euro di ammenda, da codice). La polemica, naturalmente, montò in un baleno, e 5 consiglieri comunali d'opposizione (Benigni di FI, Minuti della Lista Tentorio, Ribolla della Lega, Zenoni del M5S e Tremaglia di FdI) si resero paladini dei diritti dei poveri pendolari avanzando un'interrogazione scritta rivolta all'assessore Gandi al fine di chiedere lumi circa una vicenda così controversa. E a quasi 6 mesi di distanza è arrivata finalmente la risposta.
Il contenuto dell'interrogazione. La richiesta di chiarimento a firma dei 5 consiglieri citati avvenne il 13 ottobre, e, senza troppi giri di parole, poneva l'accento sull'assurdità della scelta della Polizia Locale di multare i motorini parcheggiati fuori dalla stazione. Si sottolineava anzitutto che è ormai prassi, e da parecchio tempo, che le moto vengano lasciate in Piazzale Marconi, senza peraltro che creino particolari disagi alla viabilità della zona; d'altra parte, scrivevano i consiglieri, in assenza di uno specifico intervento da parte dell'amministrazione volto a creare spazi di parcheggio intorno alla stazione, i pendolari si sono da sempre, e giustamente, arrangiati come potevano. Oltretutto, in varie altre zone cittadine si sono verificate situazioni analoghe senza che però le forze dell'ordine imbracciassero penna e taccuino e cannoneggiassero la folla con sanzioni amministrative: è il caso, ad esempio, della zona della Fara, dello stadio quando gioca l'Atalanta o del Palazzetto dello Sport durante diversi eventi. Senza naturalmente voler sostenere che la Polizia Locale non debba adempiere ai propri compiti, i consiglieri chiedevano che venissero però rispettati anche naturali criteri di ragionevolezza ed elasticità: ha senso multare 150 motorini di pendolari parcheggiati fuori da una stazione sprovvista di apposite aree e senza, complessivamente, dare alcun tipo di fastidio? Ha senso sacrificare un giusto agire preventivo sull'altare della repressione a prescindere? L'interrogazione si chiudeva con un accenno rapido ma molto significativo ai rapporti fra Polizia Locale e Comune: ci si chiedeva, infatti, “se il Comando di Polizia Locale risponda ancora alle direttive dell'Amministrazione Comunale, visti i non brillanti rapporti degli ultimi mesi”.
La risposta dell'assessore Gandi. La risposta dell'assessore alla Sicurezza Sergio Gandi non si è fatta attendere, di più: è arrivata, infatti, solo mercoledì 30 marzo, a quasi 6 mesi di distanza dall'interrogazione. Gandi ha sottolineato come l'attività della Polizia Locale debba essere conforme ai dettati normativi, e che quindi non possa permettersi di venir meno ai suoi atti dovuti. Sottolineando inoltre l'esistenza di un certo spazio di autonomia di cui la Polizia Locale gode nello svolgimento delle proprie mansioni (tradotto: i vigili di pattuglia possono anche decidere di multare a raffica e in maniera mirata anche senza apposita direttiva dal Comune, cosa che pare essere accaduto l'8 ottobre), Gandi ha specificato che una così massiccia presenza di moto in Piazzale Marconi ostacola il regolare passaggio di altri veicoli, persino di quelli di soccorso, e che dunque sia stato sacrosanto intervenire. Dunque, nella sostanze, multe confermate e discorso chiuso.
Va bene, però... Tutto ciò detto, è lampante che alcuni aspetti rimangono piuttosto oscuri. Per esempio: la situazione dei motorini in Piazzale Marconi non è cambiata di una virgola (26 posti in più cosa possono valere?) nei giorni successivi, e perché allora le multe sono state erogate un giorno e basta? E poi, l'illecito a cui le ammende si riferiscono riguarda la sosta di fronte allo sbocco di un passo carrabile: sarebbe interessante capire di quale passo carrabile si tratti e come sia stato possibile che tutte e 150 le moto multate ostacolassero esattamente lo stesso punto della piazza. Qualcuno inoltre sostiene che le multe erogate fossero precompilate: se così fosse, risulterebbe difficile credere che non si sia trattato di un blitz premeditato ma di una normale azione di pattuglia. Tutti interrogativi che gradirebbero risposta. Nel frattempo, per quanto riguarda i multati, si può solo citare Totò: “E io pago!”.