Giardiniere con passione: chi era Ivan Panza, morto in moto a Bonate Sotto
Il centauro 35enne si è scontrato contro un minivan. Il ricordo di chi lo conosceva: sorridente e dedito al lavoro. Gravissima la fidanzata
Un terribile incidente quello in cui ha perso la vita Ivan Panza, giardiniere 35enne di Brembate Sopra: la sua moto, sulla quale viaggiava con dietro la fidanzata, si è scontrata con un minivan poco dopo il semaforo di via XXV Aprile a Bonate Sotto.
Lui è morto nello schianto, mentre la ragazza, sua coetanea di Almenno San Bartolomeo, è stata sbalzata di sella ed è stata ricoverata, in gravi condizioni, all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Ha invece riportato lievi ferite il conducente dell'altro mezzo, un 53enne.
Le passioni per il giardinaggio e la moto
Quella per il giardinaggio per Ivan non era solo una professione, ma anche una vera e propria passione, Viveva in via Ca' Fittavoli, al confine con la frazione Prezzate di Mapello. L'altro grande interesse era quello per la sua due ruote, con la quale quando poteva scendeva in strada per qualche breve viaggio o uscita domenicale, come appunto avvenuto la scorsa giornata, senza sospettare che purtroppo ad attenderlo c'era un imprevisto fatale.
A testimoniare la sua dedizione al suo mestiere tanti amici e conoscenti, che hanno ricordato come ci metteva sempre grande impegno e non si tirava mai indietro, nemmeno quando a volte c'era da lavorare il fine settimana. Sorridente e solare, descritto come pieno di energia, amava circondarsi di poche persone, alle quali però dimostrava il suo affetto.
In attesa della data del funerale
A esprimere cordoglio e vicinanza per la scomparsa, a nome anche dell'Amministrazione comunale e della comunità di cittadini, è stato il sindaco di Brembate Sopra, Tiziano Ravasio. Il corpo del 35enne, dopo il nulla osta alla restituzione ai famigliari per la sepoltura, è stato portato alla camera mortuaria del cimitero di Bonate Sotto. La data del funerale non è ancora stata fissata.
Giusti i commenti e vero che quasi certamente il furgone gli si é parato davanti mentre il motociclista procedeva nella sua corsia. Ma a quanto andava!? Non a 40 o 50 km/h come li é il limite. Fosse andato piano sarebbe ancora vivo.
Mi dispiace,un bravo giovane é volato in cielo.Condoglianze alla famiglia e amici !!
Continua la strage dei motociclisti, cui non viene mai data la precedenza quando gli spetta, causando incidenti. Come avete scritto settimana corsa, in fuoristrada mettono cavi d'acciaio di traverso per ucciderli. Quando si parla di sicurezza pensano solo ai ciclisti, ma quelli che muoiono sono in maggioranza Motociclisti.