Ripresi dalle telecamere i modi bruschi e le urla dell'operatrice arrestata alla Rsa di Pontida
L'inchiesta era partita a marzo 2023, ma i figli di diversi ospiti non sospettavano nulla
A portare al blitz dei carabinieri, nella mattinata di martedì 27 febbraio, alla Rsa Bramante di Pontida sono stati i filmati delle telecamere piazzate di nascosto nella struttura: nelle registrazioni non ci sono quelle botte viste in altri casi in giro per l'Italia, ma più dei modi bruschi nei confronti degli anziani, da parte di un'operatrice socio sanitaria, 34enne della Costa d'Avorio. Che, adesso, si trova agli arresti domiciliari.
I modi bruschi dell'operatrice
Come riportato oggi (giovedì 29 febbraio) da L'Eco di Bergamo, avrebbe sbattuto gli ospiti contro la testiera del letto durante il cambio vestiti, li avrebbe spinti sul materasso, scossi oppure imboccati in modo isterico, nervoso. «Perché mi tratti male?, «Non mi vuoi bene» esclamavano i vecchietti, in certi casi ridotti a quasi a dei bimbi per via della loro situazione, ma lei per tutta risposta avrebbe urlato e se la sarebbe presa anche con chi si mostrava poco reattivo durante i pasti. Una dinamica, quest'ultima, riportata anche dalla cuoca che dice di averla sentita. Gli episodi sarebbero avvenuti quando la donna si trovava sola con loro e sarebbero almeno tre le presunte vittime finora accertate.
Le altre indagate
Alcuni lavoratori si erano rivolti alla responsabile della struttura ed alla direttrice d'area, che però avrebbero minimizzato la vicenda: per loro, accusate di omesso controllo, il gip Federica Gaudino ha disposto l'allontanamento dalla casa di riposo e la sospensione dallo svolgimento della professione (il pm aveva chiesto anche per loro i domiciliari). Due dipendenti, dopo essersi licenziate, erano andate in caserma per riportare ciò che succedeva, ma chiedendo di rimanere anonime. Una di loro, in seguito, era anche tornata presentando un esposto con nome e cognome e l'inchiesta era partita a marzo 2023.
Allontanamento e sospensione sono stati decisi anche per un'altra operatrice socio sanitaria, che non è stata ripresa dalle telecamere, ma è accusata dalle ex colleghe, mentre altre due dipendenti sono indagate a piede libero. Ai militari, inoltre, era stato presentato un esposto anche dalle figlie di una delle ospiti della Rsa, trovata non pulita in qualche occasione: in seguito a un alterco con le dirigenti, avevano deciso di spostarla in un'altra struttura. Loro, però, non avrebbero accennato a veri e propri maltrattamenti. Domani avverranno gli interrogatori di garanzia da parte del gip.
Allarmati i figli degli ospiti
Dall'altra parte, si registra lo stupore dei figli di alcuni degli ospiti della casa di riposo, che si sono detti allarmati da quanto venuto fuori dopo i controlli dei carabinieri e le notizie di cronaca. Non sospettavano niente, anche perché diversi dei loro genitori sembravano contenti di stare alla Bramante, dove pare si trovassero bene.
Molti si sono recati la scorsa giornata sul posto, per accertarsi che per i loro cari fosse tutto a posto. Qualcuno addirittura ha sostenuto che il padre, se ci fosse stato qualche problema, glielo avrebbe di sicuro rivelato senza esitare, mentre altri dipendenti hanno dichiarato di non aver mai assistito a episodi di violenza e che lì ci sarebbe un'atmosfera tranquilla.