Le voci del gruppo Facebook "Noi Denunceremo" finite sui principali media internazionali
Lo spazio virtuale, nato per raccontare le storie delle persone vittime del Covid in Bergamasca (ma non solo) e chiedere che chi ha sbagliato paghi, è finito su Guardian, New York Times, Daily Mail e molti altri media esteri
A diventare virali nel mondo, mostrando in tutta la sua crudele evidenza la tragedia che ha colpito la Bergamasca, non sono state soltanto le immagini delle bare portate fuori città dall’Esercito per essere cremate, ma anche le voci di dolore di quanti dal gruppo Facebook "Noi Denunceremo" chiedono due cose: giustizia per i cari defunti e verità.
Il gruppo, che attualmente conta oltre 46 mila adesioni, nasce «per dare pace ai nostri morti che non hanno potuto avere nemmeno una degna sepoltura a seguito della pandemia di Coronavirus - Covid19 – come si legge nella descrizione scritta dall'amministratore Luca Fusco -. Quando tutto sarà finito, chi ha sbagliato e girato la testa dall'altra parte dovrà pagare. Denunceremo e chiederemo giustizia. In memoria di mio padre e di tutti quelli che, insieme a lui, sono morti (e moriranno)».
Parole dure e sincere, che sono state riprese da alcuni dei principali giornali e notiziari del pianeta, con articoli accompagnati da centinaia e centinaia di condivisioni e commenti, anche grazie alla segnalazione di Robert Lingard, italiano residente a Londra anch’esso colpito dal dramma. «Occupandomi di pubbliche relazioni, ho contattato Angela Giuffrida del The Guardian – spiega Lingard -. Da Londra ho dovuto assistere a due decessi e tre terapie intensive in famiglia nella Bassa Bresciana, vicino ad Orzinuovi, un'altra mancata zona rossa. Fatti che mi hanno portato a fare un esposto alla Procura di Brescia tramite il Consolato, per fare chiarezza sul perché certe decisioni non sono state prese a tempo debito. Voglio precisare che non ho alcuna relazione con il gruppo “Noi denunceremo”, ma ho solo provveduto a metterli in contatto con il The Guardian».
Tra le testate internazionali che si sono occupate di quanto si è verificato a Bergamo e in provincia, oltre al Guardian, anche New York Times, The Sun, Daily Mail e Fox News, suscitando le reazioni dell’opinione pubblica mondiale.