L'Ema si pronuncia su AstraZeneca: il vaccino è sicuro. Via libera alle somministrazioni
Il Prac, il comitato per la sicurezza dell'agenzia europea del farmaco, ha concluso che i benefici del vaccino anti-Covid superano i rischi: «Non è associato a un aumento del rischio complessivo di coaguli di sangue»
Il vaccino AstraZeneca è sicuro. A stabilirlo è il Prac, il comitato per la sicurezza dell'Ema, ossia l’Agenzia europea per i medicinali, che ha concluso che i benefici del vaccino anti-Covid superino ancora i suoi rischi. Via libera, quindi, a un suo utilizzo in tutta Europa senza alcuna limitazione o pericolo. L'Aifa ha affermato che «non appena il Comitato per i farmaci ad uso umano rilascerà il proprio parere, procederemo a revocare il divieto d'uso del vaccino AstraZeneca, consentendo così una completa ripresa della campagna vaccinale a partire dalle ore 15» di domani, 19 marzo.
EMA’s safety committee (PRAC) concludes that the benefits of the #COVID19Vaccine AstraZeneca still outweigh its risks despite possible link to rare blood clots associated with low levels of blood platelets.
👉Read more: https://t.co/WCdaKqOPxB pic.twitter.com/0NO8kh5a48— EU Medicines Agency (@EMA_News) March 18, 2021
Una notizia attesa da molti, che darà certamente nuovo impulso alla campagna vaccinale di massa nel nostro Pase, dopo che l’Italia ne aveva sospeso temporaneamente e in via precauzionale le somministrazioni in seguito a tre casi di persone decedute a causa di trombi sviluppatisi dopo la vaccinazione. Ma, soprattutto, una decisione presa a livello politico, in accordo tra Italia, Francia e Germania.
«I benefici del vaccino nel combattere la minaccia ancora diffusa del Covid-19, che a sua volta provoca problemi di coagulazione e può essere fatale, continuano a superare il rischio di effetti collaterali – si legge nel report pubblicato sul sito dell’Ema (QUI il link) -. Il vaccino non è associato ad un aumento del rischio complessivo di coaguli di sangue, eventi tromboembolici, in coloro che lo ricevono».
L’Agenzia, nel suo comunicato, aggiunge anche che «non ci sono prove di un problema relativo a lotti specifici del vaccino o a particolari siti di produzione. Tuttavia, il vaccino può essere associato a casi estremamente rari di coaguli di sangue associati a trombocitopenia, cioè bassi livelli di piastrine con o senza sanguinamento, inclusi rari casi di coaguli nei vasi che drenano il sangue dal cervello».
I casi rilevati dall’Ema sono estremamente rari: «Circa 20 milioni di persone nel Regno Unito e nell’area economica europea avevano ricevuto il vaccino al 16 marzo e l'EMA aveva esaminato solo 7 casi di coaguli di sangue in più vasi sanguigni e 18 casi di Cvst (trombosi cerebrale dei seni venosi). Un nesso causale con il vaccino non è dimostrato, ma è possibile e merita ulteriori analisi».