La voce del comitato

Lettera aperta dei pendolari al futuro governatore lombardo

Lettera aperta dei pendolari al futuro governatore lombardo
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Vent’anni fa nasceva il Comitato Pendolari Bergamaschi, proprio a bordo di quei treni frequentati quotidianamente da migliaia di viaggiatori. Facce assonnate davanti al tabellone delle partenze che segnala trenta minuti di ritardo la mattina; sguardi stanchi al rientro la sera su un convoglio sovraffollato, bollente in estate e gelido d’inverno.

Il Comitato diviene un modo per socializzare e, in qualche modo, farsi coraggio nell’affrontare i disservizi e i disagi. Tant’è che inizialmente il gruppo organizza l’Happy Train sulla penultima carrozza, dove ognuno porta da bere e mangiare e a volte c’è pure una chitarra ad intrattenere. Il viaggio verso casa diventa così occasione per instaurare un dibattito sul servizio pubblico, avanzare proposte, costruire un organismo che si faccia interlocutore davanti alle istituzioni per portarvi le istanze dei pendolari. Si dotano di statuto, attivano una mailing list di 250 indirizzi a cui arrivano le comunicazioni e iniziano a segnalare criticità direttamente a Trenitalia e Regione.

 

 

I rapporti con le istituzioni. «Abbiamo scelto la via del dialogo perché intendevamo intavolare un confronto produttivo per migliorare le condizioni di vita dei viaggiatori, ma molte volte ci siamo scontrati con muri di gomma – spiega Lucia Ruggiero, portavoce del Comitato Pendolari, entrata a farne parte nel 2003 –. Devo dire, però, che negli anni ci siamo rapportati con tecnici molto validi. Sono loro che fanno funzionare le cose in Regione, la politica è un’altra cosa». E con l’arrivo dell’assessore Alessandro Sorte? «Da bergamasco ha un occhio di riguardo per il territorio da cui proviene, ma il rapporto con il Comitato è sempre stato freddo. Ci ha accusati di essere politicizzati, quando per statuto siamo un gruppo apolitico. Il nostro ruolo deve essere quello di criticare, è nella natura delle cose, ma lo facciamo in maniera costruttiva: assessore non la prenda sul personale», scherza Lucia.

La lettera a chi guiderà la Lombardia. Le elezioni regionali sono imminenti e sul tema del trasporto pubblico i candidati alla presidenza della Lombardia si giocano una bella fetta di elettori. «La mobilità del futuro passa attraverso l’integrazione dei servizi – spiega Stefano Lorenzi, consigliere del Comitato e pendolare sulla linea Terno-Milano via Carnate –. Ad oggi non esiste un’efficiente...»

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 11 di Bergamopost cartaceo, in edicola fino a giovedì 25 gennaio. In versione digitale, qui.

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