Lettera minatoria al ministro Roberto Calderoli: «Se non smetti con genocidio del Sud, vi uccideremo»
Il testo scritto con caratteri in stampatello e firmato da "la Mafia". Il leghista: «Vado avanti per realizzare l'autonomia»
Minacce per posta al ministro Roberto Calderoli: a rendere noto quanto accaduto è oggi (lunedì 28 agosto) lo stesso membro del Governo, che ha pubblicato un'immagine con la lettera arrivatagli negli scorsi giorni, in cui anonimi gli hanno intimato di desistere dalle politiche sull'autonomia regionale, annunciando in caso contrario gravi conseguenze.
Il contenuto della lettera
«Roberto Calderoli, se non la smetti di attuare la politica di genocidio nei confronti del Sud, con la nostra potenza di fuoco noi vi uccideremo» è scritto nel testo, cui segue un: «Siamo la Mafia. Noi siamo italiani voi no. Non ci costa niente uccidervi. Faremo anzi del bene all'Italia». Il tutto scritto in stampatello, con un tratto abbastanza incerto.
La risposta del ministro
«Io non ho paura delle minacce - ha dichiarato il ministro -, non mi spavento e vado avanti fino a quando non avrò realizzato l’autonomia regionale. E poi dopo andrò a fare il pensionato sul mio trattore». Non è ancora chiaro se a inviare la lettera sia stato in effetti un gruppo criminale o - come forse suggerisce lo stile rozzo della lettera - un qualche squilibrato potenzialmente pericoloso, fatto sta che Calderoli ha voluto ribadire l'impegno sulla questione, che è in effetti un capitolo aperto da diverso tempo.