Gli sviluppi

L'ex sindaco di Rivolta, medico accusato di violenze sessuali, «ha fornito i propri chiarimenti»

In un'altra stanza, l'indagato ha ascoltato i racconti di due presunte vittime. Ha poi deciso di rendere alcune dichiarazioni agli inquirenti

L'ex sindaco di Rivolta, medico accusato di violenze sessuali, «ha fornito i propri chiarimenti»
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Dopo il silenzio seguito al suo arresto, avvenuto lo scorso 22 giugno, il medico Giovanni Sgroi ha deciso di diramare una breve dichiarazione alla stampa tramite il suo avvocato.

Le accuse al medico

Il professionista, che è stato primario di chirurgia prima all'ospedale di Alzano Lombardo e poi in quello di Treviglio, come riportato da PrimaTreviglio è accusato di almeno quattro violenze sessuali, che sarebbero avvenute a distanza di tempo nell'ambulatorio di Pozzuolo Martesana, nel Milanese, in cui dopo la pensione prestava servizio. L'indagine era partita a gennaio dell'anno scorso, quando una paziente aveva raccontato di essere stata toccata nelle parti intime durante una visita.

I carabinieri hanno quindi effettuato intercettazioni, perquisizioni e analisi forensi, individuando altri tre presunti casi. I militari di Milano avevano, in seguito alla misura dei domiciliari per Sgroi, anche invitato eventuali altre vittime a farsi avanti, con la garanzia della massima riservatezza. L'indagato è molto noto nella Bassa e nella zona limitrofa meneghina, sia per il suo passato di medico, che per il fatto di essere stato, dal 2021 fino a un mese fa circa, primo cittadino di Rivolta d'Adda, nel Cremonese.

Giovanni Sgroi

Incarico da cui poi, in seguito al provvedimento cautelare nei suoi confronti e il diffondersi della natura delle accuse, è stato sospeso. La scorsa primavera, inoltre, si era candidato alle elezioni europee nel movimento "Libertà" di Cateno De Luca, sindaco di Messina nonché suo amico.

 

Le dichiarazioni alla stampa

Le poche righe affidate alla stampa dal suo legale, Stefano Toniolo dello Studio Martinez&Novebaci, fanno capire che ha preferito parlare con gli inquirenti: «Il mio assistito ha fornito all’autorità i propri chiarimenti sulla vicenda con un atteggiamento di dolorosa consapevolezza nella rivisitazione corretta degli eventi - ha spiegato -. Entro il 31 luglio forniremo altri elementi di carattere medico-legale utili a chiarire ulteriormente la sua posizione».

Lo scorso venerdì 18 luglio si è tenuto il primo incidente probatorio, nel quale ha ascoltato i racconti di due donne. Se nelle prime settimane il sindaco aveva mantenuto il più stretto riserbo sulle accuse, dalle dichiarazioni dell'avvocato sembra emergere una nuova strategia difensiva, ancora tutta da chiarire. Per conoscerla, tuttavia, si dovrà aspettare la fine del mese.