L'intervista al Bocia su SeilaTv

Il “Bocia”, al secolo Claudio Galimberti, è tornato a parlare pubblicamente dell’Atalanta. Lo ha fatto ieri sera, mercoledì 23 marzo, in diretta su SeiLaTv, canale 216 del digitale terrestre, durante la trasmissione “Dodicesimo in campo – Secondo Tempo” condotta da Milva Cerveni. Per circa un’ora il leader della Curva Nord dell’Atalanta ha raccontato il momento che sta attraversando, ha parlato della sorveglianza speciale ma anche di come la tifoseria bergamasca abbia un potenziale enorme e possa addirittura valere «10 punti in classifica».
I 60 minuti in diretta del Bocia sono volati via senza interruzioni pubblicitarie, la conduttrice ha dovuto un po’ accorciare i tempi visto che dalle 22 Claudio è costretto a essere a casa, per via del provvedimento di sorveglianza speciale che lo ha colpito lo scorso 13 febbraio. Ma chi si aspettava un leader fiaccato dalle decisioni che hanno ristretto la sue libertà personale è rimasto certamente deluso. Degli errori che ha commesso, dei 20 anni di diffida alle spalle e di quello che ancora deve accadere (il 16 aprile ci sarà un nuovo importante round del processo per associazione a delinquere) tutti sono liberi di farsi la propria opinione. Lui, il Bocia, ha ancora voglia di combattere per tornare al suo posto: vicino alla sua Atalanta.
Da 20 anni non vede l’Atalanta. «Sono cresciuto a pane e Atalanta», ha esordito Galimberti. «Mio papà Franchino ha vinto uno scudetto con la De Martino, formazione giovanile: segnò sia a Roma che a Bergamo nella doppia sfida con la Lazio. Sono tifoso da sempre, fin da piccolo sono stato dentro alla Curva dove ho trovati amici veri e per chi come me è cresciuto a Redona lo stadio è qualcosa di magico, un tempio. Come il mare per uno del Sud. Dai vecchi ho imparato tantissimo, io stesso crescendo ho sentito la responsabilità aumentare, e dal 1998 ho smesso di parlare di gruppo (le Bna) e ho iniziato a parlare di popolo. La tifoseria atalantina ha una grande passione e un potenziale incredibile: se tutti stiamo uniti, valiamo 10 punti in classifica. Non c’è politica, non c’è business, non ci sono giri loschi di marketing e droga. Ci sono valori e spirito di aggregazione: chi non conosce il nome del secondo portiere dell’Atalanta, non merita di stare lì. Conta solo l’Atalanta».
La passione per i colori nerazzurri si sente in ogni risposta, nonostante siano ormai 20 gli anni di diffida. «Non vedo l’Atalanta da 20 anni, tanti sono quelli di diffida che mi sono beccato. Ho sbagliato, ho pagato e non mi sono mai nascosto. Eppure sono ancora qui, più voglioso che mai di tornare al mio posto dentro la Curva: penso di averne il diritto, ho pagato quello che dovevo».
L’ultimo daspo: 5 anni per la porchetta. Galimberti ha parlato anche dell'episodio della porchetta:«È incredibile. Il sabato prima della sfida al Sassuolo nell’aprile 2015 abbiamo caricato la squadra, eppure qualcuno mi ha definito un Ducetto. Erano i giorni in cui il questore che aveva chiuso il Baretto era accusato di corruzione, la mattina della partita alla domenica ci siamo trovati a mangiare porchetta fuori dal bar e ci siamo divertiti. Eravamo circa 200. Ci tengo a sottolineare che in quel momento non avevo nessun Daspo pendente: era scaduto da qualche mese. Semplicemente, per l’Articolo 9 non potevo acquistare il biglietto d’ingresso allo stadio».
Il Bocia prosegue: «Si è scritto e detto che avevo minacciato gli steward, ma loro stessi davanti al giudice hanno deposto dichiarando l’esatto contrario. Anzi, quando sono arrivato con la porchetta in tanti hanno riso e qualcuno ha pure mangiato. È stata una cosa goliardica, non c’era nessun intento violento: mi sentivo davvero preso di mira perché nonostante fosse scaduto il Daspo, non mi volevano far entrare. Adesso faremo ricorso in Cassazione, è incredibile chiedere 5 anni di Divieto per una cosa di questo tipo».
Il calcio giocato e i domiciliari allo stadio. Il Bocia ha 42 anni, e come detto ne ha passati 20 in diffida. Ma forse in pochi sanno che, avendo l’obbligo di restare fuori dal Comunale, si è costruito una piccola carriera da calciatore. «Ho iniziato a giocare a 28 anni e ancora oggi scendo in campo, ogni domenica. Grazie a Mastropasqua ebbi la possibilità di iniziare con la Fiorente Bergamo, campionato di Eccellenza. A fine stagione riuscimmo a salire in Serie D e ho anche segnato un gol. Oggi continuo a tirare calci al pallone nella squadra di Redona, sono a casa e condivido lo spogliatoio con ragazzi molto più giovani del mio quartiere. È una sensazione bellissima».
Durante la puntata, Claudio Galimberti ha svelato un altro particolare molto curioso sulla Sorveglianza Speciale. «In Tribunale, ai 3 giudici che avevo davanti quando si è discusso della sorveglianza, ho parlato molto chiaramente: datemi i domiciliari dalle 8 alle 20 di ogni giorno dentro allo stadio di Bergamo. Mi controllate ancora meglio e io garantisco che mi metterei anche a lavorare per tenere tutto pulito. Non mollo, è un momento duro ma vado avanti e ci sono tante persone che mi dimostrano tutto il loro affetto».
La gogna mediatica. La voglia di tornare a vedere la sua Atalanta è fin troppo evidente: «Ormai dai media locali c’è una gogna nei miei confronti e verso gli ultras che è incredibile. Per spacciatori, stupratori, assassini e altri criminali usano le iniziali e basta, mentre per noi ci sono nomi e cognomi sul giornale, interessi e persino tipo di occupazione. In curva ci sono tantissimi ragazzi che fanno un lavoro incredibile, ho sempre detto che bisogna far sentire tutti a proprio agio e uno è leader per come si comporta, non per quello che dice. Io non ho mai voltato le spalle a nessuno, non mi sono mai piegato eppure c’è chi mi giudica senza conoscermi».
Le parole di Claudio Galimberti sono forti, soprattutto nei confronti de L’Eco di Bergamo. «Quando mi capita di lavorare in centro o di parlare con gente che lavora all’interno de L’Eco raccolgo spesso testimonianze di come non piaccia la linea che il giornale tiene nei confronti miei e della Curva. Quando venni esiliato con divieto di dimora in città, mia sorella inviò una lettera al giornale cittadino e ho saputo che dovettero litigare per pubblicarla. Sono convinto che se domani ci fosse un altro al mio posto, inizierebbero a mettere 3 pagine ogni giorno parlando solo delle cose belle che facciamo. Amo Bergamo, per me è la città più bella del mondo ma tante volte mi sento più atalantino che bergamasco».
La Festa della Dea. In trasmissione sono arrivati molti messaggi per il Bocia e tanti chiedevano: la prossima Festa della Dea si farà? Il leader della tifoseria non ha dato dettagli, si vocifera che le ultime vicissitudini abbiano un po’ ritardato le operazioni e che una decisione deve ancora essere presa. Le testimonianze di affetto, intanto, non sono mai mancate, pure da parte del padre di Gabriele Sandri, l'ultrà della lazio ucciso nel 2007 in un’area di servizio.
«Queste parole di Sandri – racconta il Bocia - mi fanno enormemente piacere, come mi hanno colpito molto quelle del papà di Yara Gambirasio durante l’ultima Festa. Non mi aspettavo che parlasse a tutti, ha chiesto di lui di farlo e noi siamo stati onorati. Ho commesso degli errori, l’ho detto e lo ribadisco. Ma ho sempre pagato in prima persona. Negli anni abbiamo sempre cercato di fare del bene per i terremotati di Moglia e de L’Aquila, per gli alluvionati di Brembilla e per il Ruanda. E molto altro ancora».
A Dodicesimo in Campo - II Tempo: Claudio "Bocia" GalimbertiPuntata speciale di “Dodicesimo in Campo 2015/2016 - Secondo Tempo”Ospite della puntata: Claudio "Bocia" Galimberti, Curva Nord Bergamo Guarda il promo della puntata: https://www.youtube.com/watch?v=hjV19K3m4bwOggi, in replica alle ore 13.30 e alle ore 22.30, sul canale 216 di Seilatv oppure in streaming (http://www.seilatv.com/?page_id=344): Ventiquattresima puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo” Come sempre telefono "aperto": sarà possibile intervenire da casaSe vuoi intervenire in trasmissione, dare il tuo contributo, criticare o fornire una particolare testimonianza: tel. 035200189 ; SMS / Whatsapp 3463294578 ; info@dodicesimoincampo.it Puoi vedere la “Ventiquattresima puntata” di “Dodicesimo in Campo 2015/2016 - Secondo Tempo” sul canale digitale di Seilatv (216), in diretta streaming al seguente link: http://www.seilatv.com/?page_id=344, e anche tramite il canale Youtube di “Dodicesimo in Campo”Vi aspettiamo ogni mercoledì in diretta alle ore 20.45In replica: giovedì ore 13.30 e 22.30; venerdì ore 9.30; sabato ore 24.00Seilatv: digitale terrestre, canale 216 per tutta la Lombardia (streaming: http://www.seilatv.tv/)Se vuoi intervenire in trasmissione, dare il tuo contributo, criticare o fornire una particolare testimonianza: tel. 035-200189 ; SMS 360-1011552 ; info@dodicesimoincampo.it Guarda la 1^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=epQgAO1JU-gGuarda la 2^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=JdOgi-AWaK4Guarda la 3^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=t3fXbdz-kpkGuarda la 4^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=VKmAY0m2fGIGuarda la 5^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=rmqwpKVfN5MGuarda la 6^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=gw_eUA_NDH0Guarda la 7^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=gyNmeqSh0f0Guarda la 8^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=otF1UlyzwTUGuarda la 9^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”:https://www.youtube.com/watch?v=AYKQXGwRZgkGuarda la 10^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=ZzPrswkk8IsGuarda la 11^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=7uQobQny3DQGuarda la 12^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=LEMHs2WZhAAGuarda la 13^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=_leLwQwHvx4Guarda la 14^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=mTeKRqmdpyoGuarda la 15^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=Qyj-PBTmxtA&feature=youtu.beGuarda la 16^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=YvuF_q-OXuIGuarda la 17^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=UHkIR8NzoRYGuarda la 18^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=IQ37LVoCRC0Guarda la 19^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=1x5egUZnOBoGuarda la 20^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=nIssp1csSgwGuarda la 21^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=SKtYIcEZTRIGuarda la 22^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=2sLV1WIfVDQGuarda la 23^ puntata di “Dodicesimo in Campo - Secondo Tempo 2015/2016”: https://www.youtube.com/watch?v=Tc2Kwk6BY3YMilva Cerveni conduce anche l’ormai storica trasmissione: “Dodicesimo in Campo - Primo tempo” che va in onda in diretta il lunedì sera dalle ore 20.30 sui canali di RTBPuoi vedere le puntate di “Dodicesimo in Campo - Primo tempo” sul canale digitale di RTB (72), oppure in diretta streaming al seguente link: http://www.rtbnetwork.it/Sarà possibile rivedere la trasmissione grazie alle repliche del martedì sera (ore 23), del mercoledì (ore 4.00 e ore 15.30) e tramite il canale Youtube di Dodicesimo in CampoPagina Facebook: http://www.facebook.com/pages/Dodicesimo-in-Campo/113630234773Canale Youtube: http://www.youtube.com/user/DODICESIMOinCampoBS?feature=mhee
Pubblicato da Dodicesimo in Campo su Giovedì 24 marzo 2016
Il rapporto con le istituzioni. Prima di concludere con un eloquente «io non mollo», il Bocia ha svelato anche alcuni passaggi importanti che fanno capire come il suo rapporto con le istituzioni non sia sempre stato complicato. Anzi. «Negli anni passati è capitato di mettere per strada 30 bus o 2-3 treni speciali. Parliamo di migliaia di persone. Con i vertici delle ferrovie c’è sempre stato un bel rapporto, abbiamo sempre pagato tutto e fatto grandi organizzazioni. Spesso ci siamo confrontati anche con le istituzioni locali, con la questura e non solo. Quando venne organizzato il funerale di Morosini nella chiesa di Monterosso, all’oratorio mi ritrovai con la Questura, i Carabinieri, la Polizia Locale e l’Atalanta. Quel giorno c’era tantissima gente, con molte tifoserie avversarie eppure andò tutto per il meglio. Dall’arrivo della salma al giorno delle esequie. Purtroppo dopo i fatti di Alzano della Berghem Fest qualcuno mi ha promesso che io non avrei mai più messo piede allo stadio. Qui a Bergamo c’è un accanimento totale contro di me: spero che un giorno le cose possano davvero cambiare».