Taglio profondo

Allevatore ferito alla mano da un cacciatore armato di roncola, al culmine di una lite

La vicenda, avvenuta la mattina di domenica 26 ottobre, è ancora in fase di chiarimento perché ci sono versioni contrastanti

Allevatore ferito alla mano da un cacciatore armato di roncola, al culmine di una lite

Una lite tra un allevatore e un cacciatore a Zandobbio si è conclusa con il ferimento del pastore, ora ricoverato in condizioni preoccupanti al San Gerardo di Monza. I contorni della vicenda sono ancora poco definiti, ma il risultato è che l’uomo ha riportato un taglio serio tra il pollice e l’indice della mano sinistra, oltre che una lesione alla destra, procurato da una lama riconducibile a una roncola affilata, oppure un machete.

La lite e la colluttazione

L’episodio è accaduto nella mattinata di domenica 26 ottobre in località Sommi. Secondo quanto riportato da L’Eco di Bergamo l’uomo, un allevatore di 48 anni, intorno alle 9.30 avrebbe trovato all’interno del recinto del suo terreno il cacciatore. Non sarebbe stata la prima volta che accadeva una cosa del genere e, non trovando le sue pecore, avrebbe accusato l’altro di averne provocato la fuga, dato che in passato i recinti mobili, a suo dire, sarebbero stati danneggiati da dei cacciatori.

La discussione si sarebbe fatta da subito molto animata e, a un certo punto, non si è ancora capito per colpa di chi, sarebbe nata una colluttazione. Nel corso della quale lo strumento affilato, che il cacciatore si portava dietro per falciare rovi e sterpaglie muovendosi nella boscaglia, avrebbe provocato delle lesioni serie al pastore.

Vicenda da chiarire

Il ferito, soccorso da un conoscente giunto quella mattina al terreno per aiutarlo in un lavoro, è stato trasportato prima all’ospedale di Seriate  e poi a quello di Monza. Sottoposto a un delicato intervento chirurgico, rischia di perdere l’uso della mano sinistra.

La questione rimane tutt’ora aperta, perché secondo una versione l’allevatore sarebbe stato aggredito con la roncola-machete e, per difendersi, avrebbe messo le mani avanti venendo colpito dall’arma. Il cacciatore, però, allontanatosi e poi rintracciato dai carabinieri, sostiene invece che l’altro le ferite se le sia procurate da solo dopo averlo attaccato.