Contro le istituzioni

Lo sfogo del sindaco di Torre Boldone: «Non si viene a Bergamo a fare i "ganassa"»

Luca Macario, su Facebook, ha sottolineato tutto quello che non sta funzionando in questo momento, facendo capire come le Amministrazioni siano state praticamente abbandonate, e criticando la visita in città del premier Conte

Lo sfogo del sindaco di Torre Boldone: «Non si viene a Bergamo a fare i "ganassa"»
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di Angelo Corna

Sono momenti difficili anche per le amministrazioni comunali e i sindaci della nostra provincia, in prima linea durante queste settimane di emergenza. Nella serata di ieri (mercoledì 29 aprile), il sindaco di Torre Boldone, Luca Macario, ha espresso con un post su Facebook il suo disappunto per come, da parte delle istituzioni, questa emergenza sia stata sottovalutata.

«Avrei tante cose da dirvi sulle attività del Comune, ma oggi vorrei porre alla vostra attenzione alcune questioni e mi limito ad alcune osservazioni… Volete dei guanti? Non ci sono. Volete dei termometri? Non ci sono. Vi dicono che avete bisogno di alcool per disinfettare le superfici? Non c’è, e potrei andare avanti con mille altri esempi. Potrei anche parlarvi del fatto che le materie prime siano aumentate mediamente del 50% senza alcun motivo, dirvi che dipendiamo dalle importazioni e che i dazi sono aumentati cosi come i costi di trasporto, potrei dirvi che molti dei beni di cui avete bisogno sono sequestrati dalla Protezione Civile, e continuare con esempi di questo tenore…

Potrei dirvi che secondo una strana logica potete andare a correre anche in gruppo ma non potete andare in chiesa, che potete andare a trovare i parenti dove volete ma non potete andare a fare la spesa dove volete, che potete andare dal dentista ma non dal parrucchiere. Potrei dirvi che al momento nulla si è visto come sostegno alle attività che fino al 3 maggio sono state attive, per quelle che ripartiranno e a per quelle che, in molti casi, ingiustamente resteranno chiuse. Potrei dirvi che nulla al momento è stato pensato come sostegno alle famiglie in difficoltà, ai nostri ragazzi che sono stati privati della loro normalità, alle mamme e ai papà che si sono trovati senza sostegno ad assolvere alle necessità dei propri figli. Potrei dirvi che il governo non è stato in grado di gestire un’emergenza sanitaria, che non è e non sarà in grado di gestire l’emergenza sociale che da tempo segnaliamo. Potrei dirvi che non si viene a Bergamo a fare i “ganassa” senza sapere dove è Alzano Lombardo, dove molti di noi sono nati, che non si viene a casa nostra a fare gli splendidi dopo due mesi che siamo nei casini, che non si chiudono i parrucchieri per tutti tranne che per uno… Potrei continuare, ma non lo farò.

Voglio ringraziare ancora una volta tutti i cittadini per il grande senso di civiltà, di solidarietà e di orgoglio dimostrato fino ad oggi. Voglio abbracciare forte e ringraziare tutte le famiglie con figli disabili che con grande forza e sacrificio hanno affrontato questi mesi difficili, e sperare che tutti noi, da lunedì, dimostreremo ancor più senso civico e responsabilità di prima, adottando tutte le misure di sicurezza che ormai abbiamo imparato a conoscere».

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