Nuove tecnologie per il benessere

Lo specchio che controlla come stai e ti dà pure consigli per migliorare

Lo specchio che controlla come stai e ti dà pure consigli per migliorare
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«Specchio, specchio delle mie brame chi è il più sano del reame?». Non è la versione moderna della favola di Biancaneve, ma una realtà perfettamente futuribile. Presto uno specchio magico sarà infatti in grado, semplicemente standoci di fronte, di rilevare lo stato di benessere dell’organismo, di darci - se necessario - consigli per correggere lo stile di vita e migliorare il livello di salute generale o allontanare alcuni fattori di rischio. A questo innovativo strumento, nato nell’ambito dei progetti Semeoticons, finanziati dalla Comunità Europea, stanno lavorando un consorzio di ricercatori e partner industriali provenienti da 7 diversi Paesi, sotto il coordinamento di un ente italiano: l’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Pisa.

Uno specchio che si prende cura del nostro benessere. Wize Mirror. Letteralmente significa ‘specchio saggio’, ma sembra molto più di questo. Lasciatecelo dire, pare genialmente intelligente, perché, se di primo acchito lo specchio appare come una qualsiasi altra superficie riflettente, al suo interno si cela la salutare strategia: uno scanner 3D, fotocamere multispettrali e sensori di gas di profondità simili a quelli che vengono usati nelle console dei videogame, in grado di rilevare lo stato di salute di chi gli si posiziona davanti. Niente tocchi digitali o contatti fisici, come spesso accade in questo genere di strumentazione: allo specchio del futuro basta uno sguardo per capire se la persona che lo osserva è in piena forma o se invece ha qualche cosa che non va. Chiave interpretativa è infatti il volto, primo rivelatore dello stato di salute, le espressioni facciali e il colorito. Fondamentali sono poi l’analisi del tessuto cutaneo e adiposo.

 

 

Come funziona e che cosa fa. Incredibile a dirsi, ma da questi parametri facciali il software è in grado di individuare alcuni marcatori che misurano stati emozionali negativi come stress o ansia, i sensori di gas (lo wize sniffer) invece scansionano il respiro dell’utente alla ricerca di composti chimici che indichino l’abuso di alcol o l’abitudine al fumo, i principali fattori di rischio cardiometabolico.

Gli scanner 3D hanno invece il compito di analizzare la forma del viso per studiare il peso della persona, mentre le telecamere multispettrali forniscono informazioni sul tipo di irrorazione del tessuto cutaneo, stimando anche i livelli della frequenza cardiaca, dell’emoglobina, del colesterolo della pelle e di alcune sostanze legate alla glicazione, che è il prodotto della reazione tra uno zucchero, come il fruttosio o il glucosio e una proteina (AGEs) o un lipide (ALEs), il quale è correlato alla probabilità di sviluppo del diabete. Lo specchio promette non solo di rilevare tutti questi fattori, ma anche di riuscire a controllarli e regolamentarli nel tempo attraverso alcune correzioni dello stile di vita, della dieta e delle abitudini quotidiane, come l’attività fisica ad esempio.

 

30Y_SMART MIRROR

 

E dà anche buoni consigli. Lo specchio, una volta rilevata questa serie di elementi che rappresentano la foto sanitaria dell’utente specchiato, dispone di una sorta di moderna cartella clinica che riporta alcuni fra i dati di salute più essenziali. È quindi perfettamente in grado di calcolare un punteggio che indichi il buono, cattivo o medio stato di salute, utile poi a fornire consigli personalizzati su come migliorare il proprio benessere. Comportamenti che il diretto interessato potrà conoscere interagendo questa volta con il touch, per fare comparire sul dispaly i risultati delle analisi personali e le indicazioni su misura.

Costa ancora un po’ troppo. Per il momento lo strumento non è per tutti perché il suo costo, spiegano i ricercatori, è ancora molto elevato (si tratta infatti di un prototipo) e pertanto destinato e utilizzabile da farmacie, palestre, centri benessere o scuole. Ma in futuro la speranza è di rendere lo specchio disponibile per qualsiasi utente, ad uso domestico. E, con questa intenzione di accessibilità allargata, di farne anche uno strumento efficace e accurato di calcolo del rischio.

Così, il prossimo anno a Lione, Pisa e Milano saranno avviati studi clinici sul dispositivo per confrontare i risultati sui potenziali stati di salute ottenibili da  strumenti diagnostici tradizionali e da questo ausilio decisamente non convenzionale.

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