Lombardia, i dati dicono zona gialla dal 26 aprile. Ecco cosa potremo tornare a fare
Oltre all'Rt, scende ulteriormente l'incidenza di casi settimanali e calano le ospedalizzazioni. La provincia di Bergamo ancora tra le migliori d'Italia. Le regole valide con il nuovo decreto
Dopo due settimane in zona arancione e ben quattro in zona rossa, la Lombardia torna a vedere giallo. Quanto affermato nei giorni scorsi dal governatore Attilio Fontana, infatti, pare essere confermato anche dai dati sul contagio della Regione. Il monitoraggio settimanale della Cabina di regia romana in programma domani (venerdì 23 aprile) dovrebbe dunque confermare il passaggio in zona gialla della Lombardia a partire da lunedì 26.
I dati della Lombardia
Se l'indice Rt è ormai da diverso tempo sotto la soglia "arancione" di 1, e dovrebbe essersi ulteriormente abbassato, seppur di poco, rispetto allo 0.78 della scorsa settimana, è l'incidenza di casi settimanali ogni centomila abitanti a segnare un miglioramento ancora più importante: dai 163 casi registrati venerdì 16 aprile attualmente la Lombardia è a 142 casi ogni centomila abitanti, sotto anche alla media nazionale, attualmente a 160. Resta invece ancora sopra le soglie d'allarme il numero delle ospedalizzazione, seppure anche in questo caso il miglioramento sia importante, soprattutto nei reparti ordinari: i posti letto attualmente occupati da pazienti Covid è il 37 per cento circa del totale, appena sopra il 35 per cento che è la soglia critica. Più complicata la situazione delle terapie intensive, occupate al 47 per cento da pazienti Covid rispetto alla soglia critica del 30 per cento. Negli ultimi sette giorni, però, il calo è stato del 15 per cento e lascia ben sperare.
Bergamo sempre tra le province migliori d'Italia
Passando a osservare la situazione nelle varie province, Bergamo si conferma tra quelle che stanno tenendo meglio in Lombardia. L'incidenza di casi settimanali ogni centomila abitanti, infatti, è scesa ancora ed è attualmente a 100, appena più alta solo di Lodi, a 98. Anche Milano si conferma "tranquilla", con un'incidenza di 130. Torna finalmente a sorridere anche Brescia, a 145 dopo aver toccato addirittura un'incidenza di oltre 500 casi nelle scorse settimane.
Questo dato conferma la nostra provincia nella top 20 di quelle con l'incidenza minore in tutta Italia, al diciottesimo posto, lontanissima dalla provincia di Prato, quella attualmente messa peggio in Italia, con un'incidenza di 305 casi settimanali ogni centomila abitanti.
Cosa cambia con la zona gialla da lunedì 26
Il passaggio in zona gialla da lunedì 26 aprile sarebbe fondamentale anche per ritrovare alcune libertà dopo tanto tempo. Quello stesso giorno, infatti, entrerà anche in vigore il nuovo decreto del Governo, che prevede sin da subito una serie di riaperture. Bar e ristoranti potranno infatti fare servizio sia a pranzo che a cena, ma solamente all'aperto. Riapriranno anche cinema e teatri, ma solo con una capienza massima del cinquanta per cento. In tutto il territorio regionale, inoltre, sarà possibile andare a trovare parenti e amici non più solo in massimo due persone (minori o disabili esclusi), bensì in quattro. Sarà poi possibile tornare a spostarsi in altre Regioni gialle liberamente e senza autocertificazione. Resta, invece, il coprifuoco dalle 22 alle 5.