nuove chiusure

Lombardia zona rossa e Pasqua blindata (ma si potrà andare da parenti e amici): le regole

In questa fascia di rischio sono vietate le visite ad altre persone, ma dal 3 al 5 aprile il Governo ha previsto una deroga, come quella che era in vigore sotto Natale, che consente invece di andare a trovare le persone care in tutto il territorio regionale, seppur con delle limitazioni

Lombardia zona rossa e Pasqua blindata (ma si potrà andare da parenti e amici): le regole
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La ricetta contro il Covid è sempre la stessa: chiudersi in casa e limitare i contatti allo stretto necessario. Da lunedì (15 marzo) mezza Italia torna a tingersi di rosso, non esisteranno più regioni gialle e il nuovo decreto approvato ieri (venerdì 12 marzo) blinderà le vacanze pasquali sul modello di quanto visto a Natale e Capodanno.

Ma c’è una novità rilevante rispetto al primo Dpcm del Governo Draghi: dal 3 al 5 aprile l’Italia sarà tutta in zona rossa, ma sarà consentito spostarsi all’interno della propria Regione una sola volta al giorno per raggiungere amici o parenti (una sola casa privata) muovendosi al massimo in due, ad eccezione dei figli minori di 14 anni.

Spostamenti verso parenti e amici

Il nuovo decreto ha inasprito le restrizioni già in vigore, nel tentativo di limitare la diffusione dei contagi. In particolare, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile, nelle sole zone gialle e arancioni (escluse le zone rosse) sarà possibile recarsi in altre abitazioni private abitate solo una volta al giorno, tra le 5 e le 22, restando all’interno dello stesso Comune. Si potranno spostare al massimo due persone, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

Nei giorni 3, 4 e 5 aprile, invece, sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni o Province autonome i cui territori si collocano in zona bianca, si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa. Con una importante deroga, però: in tali giorni gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili, seppur solo una volta al giorno, tra le 5 e le 22, restando all’interno della stessa Regione. Non cambiano le regole di base per prevenire il contagio: obbligo della mascherina all’aperto e al chiuso; è consigliato indossarla anche in casa con persone non conviventi.

Lombardia in zona rossa

Da lunedì (15 marzo) anche per muoversi all’interno del proprio comune servirà l’autocertificazione. Inoltre, sarà sospesa l’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, quindi anche delle scuole dell’infanzia e degli asili nido. Resta garantita la possibilità di svolgere le lezioni in presenza per gli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.

Negozi, bar e ristoranti

Da lunedì in Lombardia chiuderanno tutti i negozi al dettaglio, anche le attività legate ai servizi alla persona, come parrucchieri, barbieri e centri estetici. Potranno restare aperti quegli esercenti che vendono generi alimentari o di prima necessità come farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccai.

Bar e ristoranti potranno restare aperti ma solo con servizio da asporto (entro le 22) e con il servizio a domicilio. Per evitare affollamenti l’asporto nei bar è consentito esclusivamente fino alle 18 e non si potranno consumare cibi e bevande nelle vicinanze del locale, sia esso un bar o un ristorante.

Sport e seconde case

Sempre da lunedì si potrà svolgere attività motoria solo individualmente e in prossimità della propria abitazione. Gli spostamenti verso le seconde case sono consentiti soltanto al singolo nucleo familiare e a patto che la seconda casa non sia già abitata. Bisogna anche dimostrare di esserne proprietari o affittuari da prima del 14 gennaio 2021.

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