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Luigi Oldani di Dalmine ha disegnato la nuova moneta del Vaticano

«Il 28 gennaio ho consegnato i modelli. Grande ansia ed emozione, ma alla fine sono stati approvati». Raffigurerà un tema molto caro a Papa Francesco

Luigi Oldani di Dalmine ha disegnato la nuova moneta del Vaticano
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di Laura Ceresoli

Quando nella primavera dello scorso anno Luigi Oldani era stato contattato dall'Ufficio filatelico numismatico Vaticano per mostrare i suoi lavori, l’incontro nel palazzo del governatorato si era concluso con il più classico dei «Le faremo sapere». Alla fine però, quella tanto sospirata telefonata, a settembre, è arrivata. In un frangente, per l’artista dalminese, si è realizzato un sogno: realizzare i modelli per una nuova moneta vaticana. «Probabilmente sono il primo scultore bergamasco ad avere questo privilegio - racconta Oldani -. Quando mi hanno ricontattato dall’ufficio mi hanno chiesto di disegnare un paio di bozzetti per il tema da loro indicato. Se quei disegni fossero stati approvati, avrebbero proceduto all’affidamento dell’incarico. I miei bozzetti sono piaciuti e mi è stata commissionata la realizzazione dei modelli che ho poi consegnato personalmente in Vaticano il 28 gennaio scorso. Sono stati momenti carichi di pensieri, ansie, emozioni. Alla fine, i miei modelli sono stati approvati. Così, nel corso di quest’anno, penso in autunno, verrà coniata la mia moneta da collezione».

Il governatorato della Città del Vaticano. In apertura, Luigi Oldani sempre in Vaticano

Al momento i disegni e il tema scelto per la moneta in argento sono ancora top secret. Ciò che è certo è che verrà raffigurata una tematica molto cara a papa Francesco. Ma come verrà realizzata? «Si inizia disegnando i bozzetti per il diritto e il rovescio della moneta - spiega lo scultore -. Al diritto ci va sempre lo stemma del pontefice (papa Francesco non vuole il suo ritratto che fino a papa Benedetto veniva raffigurato al diritto). Al rovescio c’è invece la rappresentazione del tema. Completano la composizione le diciture e la sigla che identifica la Zecca che conierà la moneta Vaticana. Nello specifico la Zecca italiana è rappresentata dalla lettera R. Fatti i disegni, si passa alla modellazione in plastilina della moneta in un diametro maggiore di quello che in effetti sarà. Per intenderci, io realizzo i modelli per moneta nel diametro di 220 millimetri (la moneta avrà un diametro di circa 32 millimetri). Realizzati i modelli in plastilina, si fa un primo gesso in negativo e un secondo in positivo. Tra un passaggio e l’altro si apportano le necessarie rifiniture. Ecco, in Vaticano ho consegnato i due gessi (diritto e rovescio della moneta) nel diametro di 220 millimetri. Ora la Zecca che conierà la moneta realizzerà le attrezzature nel diametro della stessa, partendo dalle mie sculture. Inutile dire che sono carico di emozione, non capita a tutti di essere chiamati in Vaticano per un compito così importante».

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