Lunedì nero per i pendolari di Paderno: in coda anche per 40 minuti sul Ponte San Michele
Sul viadotto il transito di treni e veicoli è alternato. All'origine del problema vi sarebbe la sospensione del traffico ferroviario sulla linea Bergamo-Carnate-Milano
Se il buongiorno di vede dal mattino, per i pendolari costretti a percorrere quotidianamente il ponte di Paderno quella odierna non è stata certo una giornata che è iniziata con il piede giusto. Questa mattina (lunedì 12 ottobre), come riportano i colleghi di PrimaLecco, gli automobilisti sono rimasti fermi in coda per 40 minuti, su entrambe le sponde, a causa di alcuni problemi che hanno bloccato la linea ferroviaria provocando, a catena, un guasto all’impianto semaforico che regola il passaggio alternato sul viadotto di treni e veicoli.
A causare il disservizio sarebbe stato un problema alla linea Bergamo-Carnate-Milano, sulla quale Rfi ha annunciato la sospensione del traffico ferroviario tra Calusco e Paderno dalle 12.50 per effettuare alcuni accertamenti. La situazione, tornata sotto controllo poco prima delle 14, è stata segnalata sui social da diversi utenti e, a ben guardare le fotografie e i video postati, non sono mancati quanti hanno deciso di fare inversione a U e scegliere una strada alternativa per andare al lavoro.
Visti i continui ritardi e le soppressioni dei treni, il gruppo consiliare Calusco Unita ha deciso di rivolgersi ai dirigenti di Rfi, con una lettera indirizzata all’amministratore delegato Maurizio Gentile e al responsabile per la Lombardia Luca Cavacchioli. «Non è sicuramente una novità segnalare i disagi e i disservizi che, da anni, interessano questa linea. Dalla riapertura al traffico ferroviario del ponte San Michele, però, questi disservizi si susseguono in modo costante e quotidiano con numerosissimi treni (soprattutto negli orari di punta) in ritardo o direttamente soppressi. Questo sta mettendo in grandissima difficoltà i pendolari, con i ragazzi che arrivano tutti i giorni in ritardo a scuola e gli adulti che arrivano tutti i giorni in ritardo sul posto di lavoro. Una situazione insostenibile e surreale e, sarete d’accordo con noi, non degna di una regione come la Lombardia e di una zona come la nostra, che si trova tra province fondamentali come quelle di Bergamo, Lecco e Monza e Brianza. A tutto questo si aggiungono le infinite code a Calusco e Paderno d’Adda, che diventano ancora più lunghe a causa dei disagi causati da Trenord. Ci permettiamo di scrivere a voi anche a causa del silenzio costante sul tema da parte di Regione Lombardia. La pazienza dei cittadini, che da anni pagano personalmente questi disservizi, è finita. Abbonamenti e biglietti pagati per un servizio che non esiste. Vi chiediamo, pertanto, di intervenire immediatamente per risolvere questa incredibile situazione di disagio, che non meriterebbe neanche un Paese del terzo mondo».