L'Università rimane chiusa per un'altra settimana
In attesa delle decisioni del governo, che arriveranno quest’oggi, sulla proroga della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per un’altra settimana (come richiesto da Regione Lombardia), le università hanno già deciso. Gli atenei in Lombardia rimarranno chiusi ancora per una settimana. La Conferenza dei Rettori delle Università lombarde ha ritenuto che le ragioni cautelative che hanno portato a sospendere le attività didattiche siano ancora attuali, per questo motivo anche Unibg sospenderà le attività fino al 7 marzo, con la prospettiva di riprendere le attività lunedì 9 marzo. Ci si sta muovendo su più fronti per limitare al massimo i disagi e consentire sia il recupero delle attività sospese sia di riprendere a pieno regime quelle previste tutti gli aggiornamenti saranno comunicati attraverso i canali social e la pagina web.
Ecco il comunicato diramato ieri, giovedì 28 febbraio: «Facendo seguito alla decisione presa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Lombarde, le misure precauzionali attuate da UniBg saranno protratte per un’ulteriore settimana. Le attività didattiche (lezioni, esami e lauree) saranno quindi sospese fino al 7 marzo 2020 con probabile ripresa delle lezioni lunedì 9 marzo. L’Ateneo si sta muovendo su più fronti complementari e da realizzare in modo combinato al fine di garantire la piena regolarità dell’anno accademico 2019/2020: la nostra priorità è quella di garantire lo svolgimento e il recupero delle lezioni, ma per poterlo fare è necessario adeguare e riorganizzare il calendario didattico. Per ciò che riguarda le sessioni d’esame, nel caso dovesse essere necessario, prevederemo lo spostamento di una settimana delle date degli esami.
Per tutti coloro che dovranno discutere la tesi nelle prossime sessioni straordinarie di marzo e aprile l’Ateneo ha deciso, in accordo con il DPCM del 25/02/2020, di prevedere la discussione con modalità a distanza secondo indicazioni che verranno inviate nei prossimi giorni. Abbiamo preso questa decisione per permettere a tutti gli interessati di completare il proprio percorso di studi, consentire l’iscrizione a corsi successivi o l’immediato inizio di esperienze lavorative. Nel caso in cui la situazione di emergenza dovesse rientrare, l’Ateneo rivedrà questa decisione tornando alla tradizionale discussione aperta al pubblico. Esattamente come avvenuto nella settimana tra il 24 e il 29 febbraio, le conferenze (aperte al pubblico esterno o interne) e il ricevimento studenti saranno sospesi. L'accesso alle biblioteche sarà consentito solo per le funzioni di prestito e restituzione, mentre saranno chiusi gli spazi riservati alla consultazione e allo studio. Vengono garantiti tutti i servizi amministrativi che non comportino ricevimento al pubblico».