Madre e figlia sfilavano portafogli dalle borse all'aeroporto di Orio: arrestate con due complici
La polizia di frontiera ha fermato un gruppo di quattro cittadini bulgari che da tempo mettevano a segno furti con destrezza all'interno dello scalo. Il giudice li ha liberati con divieto di dimora in provincia di Bergamo

Quattro persone, tra cui una madre e una figlia, sono state arrestate nella giornata mercoledì 12 marzo dalla polizia di frontiera con l'accusa di borseggio all'aeroporto di Orio al Serio. Il gruppo, composto da cittadini bulgari ma residenti a Pioltello (Milano), è stato fermato dopo aver sottratto il portafoglio a una passeggera appena atterrata.
L'ultimo colpo
Il furto decisivo per l'arresto è avvenuto intorno alle 13.30, quando una donna di Crotone, arrivata a Bergamo e diretta a Milano per sottoporsi a un ricovero ospedaliero, è stata derubata del portafoglio mentre attraversava la bussola d'uscita del salone d'attesa. I borseggiatori, non trovando immediatamente i contanti - la vittima aveva con sé soltanto 50 euro - hanno abbandonato il portafoglio contenente documenti e carte di credito.
Nel mentre la donna, accortasi rapidamente del furto, ha allertato immediatamente la polizia di frontiera. Grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza, gli agenti sono riusciti a identificare i responsabili e a fermare il gruppo a pochi passi dall'aeroporto. L'uomo, un 55enne, era in attesa delle complici a bordo di un'Opel Vectra, parcheggiata strategicamente alla rotonda vicino all'ingresso carrabile dello scalo. Le altre componenti del gruppo erano infatti tre donne, di cui due madre e figlia (la prima 55enne, la seconda 31enne).
La decisione del giudice
Come riporta L'Eco di Bergamo, le indagini avrebbero permesso di collegare il gruppo ad almeno altri due furti simili avvenuti il 3 e il 10 marzo, sempre all'interno dell'aeroporto. In quelle occasioni, le vittime – un passeggero al bar e un altro seduto fuori dagli arrivi – si erano accorte del furto solamente dopo la fuga dei ladri, che avevano sottratto complessivamente una cifra intorno ai 150 euro.
Il giudice Andrea Guadagnino, dopo aver convalidato l'arresto il 13 marzo, ha disposto la scarcerazione dei quattro con il divieto di dimora in tutta la provincia di Bergamo. Il processo per direttissima è stato fissato per il 16 aprile. Durante l'interrogatorio, l'uomo avrebbe sostenuto di non essere coinvolto nei furti e di aver solo offerto un passaggio alle donne in cambio di 20 euro, affermando che le tre si erano recate all'aeroporto per verificare i prezzi dei voli diretti in Bulgaria.
complimenti al giudice!
Cioè zingari.
Stando a certe pseudosentenze in Italia probabilmente sono cambiate le leggi e sono stati aboliti alcuni reati ( il furto ad es.). Soprattutto per certi soggetti stranieri siamo davvero il Bengodi. Fanno quello che vogliono e finche vogliono. Un vero schifo!!
Cittadini bulgari residenti a Pioltello. Tsk. Saranno " bulgari" come è "rumeno" il tizio beccato ieri all' Iper di Brembate con la borsa schermata piena di cartucce di stampante...
Il divieto di dimora è una barzelletta. Nel caso dovesse venire rispettato (chi controlla?) invece di rubare qui ruberanno altrove. Ma il furto non è un reato? Perché non li arrestano?