Malore fatale in montagna, addio a Francesco Aresi. Fu guardia del corpo di Umberto Bossi
Colto da infarto in quota, il 68enne di Gandino è spirato in pochi attimi. Il padre morì in circostanze analoghe sul Pizzo Formico
Un malore improvviso che non gli ha dato scampo, lungo un sentiero montano che tanto amava. È morto così, domenica 24 luglio a Valbondione, Francesco Aresi, 68 anni di Gandino, stroncato probabilmente da un infarto mentre con un amico effettuava un'escursione a monte dell'abitato. L'allarme è scattato poco prima di mezzogiorno, nella zona del pozzo piezometrico dell'Avert a 1700 metri di quota.
Francesco con la moglie Alice Schaetzel aveva deciso di sfuggire al grande caldo soggiornando per qualche giorno in camper a Valbondione. Stamane l'escursione con l'amico e il tragico epilogo.
Poco prima del malore fatale aveva condiviso su Facebook alcune dirette online per mostrare agli amici il bellissimo panorama, unendo qualche bonaria battuta che era parte integrante del suo carattere socievole.
Negli anni Francesco Aresi era stato particolarmente attivo fra i militanti della Lega Nord, e insieme al fratello Emiliano aveva a lungo fatto parte del gruppo che curava la sicurezza del Senatur nelle sue uscite pubbliche. Con orgoglio rivendicava da sempre i valori fondanti del Movimento.
Anche il padre di Francesco, Primo (che era stato partigiano) era morto a soli 64 anni in montagna, sul Pizzo Formico sopra Gandino. Un altro fratello di Francesco, Lorenzo, è da decenni presidente della Pro Loco Gandino, nonché componente del cda di Promoserio e attivo volontario della Protezione Civile Valgandino.
La salma di Francesco Aresi è stata recuperata dall'elicottero con il verricello e trasferita in paese. È stata successivamente condotta presso la Sala del Commiato di Gazzaniga. I funerali sono fissati per mercoledì 27 luglio alle 10 nella Basilica di Gandino.