Maltrattavano genitori anziani per denaro, in manette 43enne di Sorisole e 41enne di Cisano
A rivolgersi ai carabinieri le vittime dei soggetti, esasperate dalle minacce e dagli atteggiamenti intimidatori
Due uomini sono finiti in manette per reati che hanno fatto scattare il "Codice rosso": uno di loro ha affrontato ieri (lunedì 15 gennaio) un processo per direttissima, mentre l'altro, condannato in via definitiva per reati commessi qualche anno fa, andrà in carcere.
Arrestato 43enne di Sorisole
Nel dettaglio, lo scorso sabato sera (13 gennaio), a Sorisole, i carabinieri di Zogno hanno arrestato un 43enne che non aveva rispettato l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alle persone offese. La vicenda aveva avuto inizio lo scorso maggio, quando due anziani genitori del paese, esasperati dalle continue richieste di denaro, con annesse minacce, da parte del figlio tossicodipendente, si erano rivolti ai militari della stazione di Villa d’Almè. Da quel momento, la situazione era stata tenuta sotto controllo dalle forze dell'ordine.
Dato che erano continuati gli atteggiamenti aggressivi e le minacce da parte del giovane, nel mese di settembre era partito il provvedimento a tutela del padre e della madre del soggetto. A quel punto lui, costretto a lasciare la loro abitazione, dove aveva vissuto fino ad allora, si era trasferito a Ponte San Pietro. Tuttavia sabato, incurante delle restrizioni, era andato di nuovo da loro per chiedere ancora dei soldi, iniziando a minacciarli e rompendo oggetti all'interno dell'abitazione.
I carabinieri di Zogno, dopo la chiamata al 112, si sono quindi recati sul posto e, dopo i controlli, lo hanno tratto in arresto. Per lui, trattenuto in camera di sicurezza, il Pubblico ministero ha disposto il rito direttissimo in tribunale per questa giornata.
In carcere 41enne di Cisano
Oggi invece, a Cisano Bergamasco, i militari della stazione locale hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un 41enne, residente nel comune, trasmesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura di Bergamo. Tra il 2018 ed il 2020, l'individuo si era reso protagonista di vari reati contro la persona ed il patrimonio tra i quali, in particolare, l’estorsione e gli atti persecutori commessi nei confronti degli anziani genitori.
I quali, a ottobre del 2020, esasperati dalle continue aggressioni subite e dalle richieste di denaro, si erano rivolti ai militari dell'Arma, denunciando l’accaduto e facendo così attivare l’iter previsto. In precedenza, nel 2019, aveva anche minacciato e commesso atti persecutori nei confronti dell'ex fidanzata. Dopo poco più di tre anni, al termine del processo, è stato condannato in maniera definitiva e, per questo, è stato portato in via Gleno, dove dovrà scontare una pena residua di 4 anni e 8 mesi di reclusione.
Che tristezza, contro i propri genitori ! Vuol dire che hai proprio toccato il fondo.