Per Charlie Hebdo

Manifestazioni e vignette La reazione unanime del mondo

Manifestazioni e vignette La reazione unanime del mondo
Pubblicato:
Aggiornato:

Mercoledì 7 gennaio alle ore 11.30, un pugno di fanatici islamici fa irruzione al numero 10 di Rue Nicolas Appert, nell’undicesimo arrondissement parigino. E uccide 12 persone. Sono giornalisti e vignettisti del foglio Charlie Hebdo (celebre per la sua satira anti-religiosa e la sua travagliata storia), radunati in quel momento per l’affollata riunione del mercoledì. In poche ore la notizia viene diffusa, riecheggiata, commentata dai media di tutto il mondo, che tengono monitorata la situazione con copertura pressoché totale.

Le piazze si riempiono di centinaia di migliaia di matite alzate, di cartelli recanti la scritta Je suis Charlie (Io sono Charlie), di colorate vignette satiriche; i gradini di tutte le capitali d’Europa (da Trafalgar Square all’Albania) vengono coperti da luci tremolanti in difesa della liberté. Di parola, di opinione, di pensiero, di stampa. La Francia intera è in strada – Le Monde parla di 35mila persone: si manifesta a Parigi, a Lione, a Marsiglia, a Nizza, a Rennes, a Tolosa; i calciatori dell’Evian e del Lille osservano un minuto di silenzio prima di disputare il match. Il mondo è partecipe.

Charlie Hebdo
Foto 1 di 28

Tirana, Albania

Charlie Hebdo
Foto 2 di 28

Bruxelles, Belgio

Charlie Hebdo
Foto 3 di 28

Bruxelles, Belgio

Charlie Hebdo
Foto 4 di 28

Berlino, Germania

Charlie Hebdo
Foto 5 di 28

Clermont-Ferrand, Francia

Charlie Hebdo
Foto 6 di 28

Lione, Francia

Charlie Hebdo
Foto 7 di 28

Lione, Francia

Charlie Hebdo
Foto 8 di 28

Lione, Francia

Charlie Hebdo
Foto 9 di 28

Lione, Francia

Charlie Hebdo
Foto 10 di 28

Marsiglia, Francia

Charlie Hebdo
Foto 11 di 28

Parigi, Francia

Charlie Hebdo
Foto 12 di 28

Parigi, Francia

APTOPIX France Newspaper Attack
Foto 13 di 28

Parigi, Francia

Charlie Hebdo
Foto 14 di 28

Parigi, Francia

Charlie Hebdo
Foto 15 di 28

Rennes, Francia

Charlie Hebdo
Foto 16 di 28

Tolosa, Francia

Charlie Hebdo
Foto 17 di 28

Villeneuve-d'Ascq, Francia I giocatori dell'Evian e del Lille durante un minuti di silenzio per il Charlie Hebdo prima di una partita della Ligue 1.

Charlie Hebdo
Foto 18 di 28

Berlino, Germania

Charlie Hebdo
Foto 19 di 28

Milano, Italia

Charlie Hebdo
Foto 20 di 28

Roma, Italia

Charlie Hebdo
Foto 21 di 28

Pristina, Albania

Charlie Hebdo
Foto 22 di 28

Londra, Regno Unito

Charlie Hebdo
Foto 23 di 28

Londra, Regno Unito

Charlie Hebdo
Foto 24 di 28

Londra, Regno Unito

Charlie Hebdo
Foto 25 di 28

Barcellona, Spagna

Charlie Hebdo
Foto 26 di 28

Madrid, Spagna

Charlie Hebdo
Foto 27 di 28

Madrid, Spagna

Charlie Hebdo
Foto 28 di 28

Stoccolma, Svezia

Sui social network, dalla serata di ieri fino ad ora, dai mass media internazionali ai ragazzini di paese – nessuno escluso –, non si discute, pensa e prende in considerazione altro, tra facili desideri di vendetta, scontato odio religioso, messaggi di preoccupazione nascosti nell’hashtag #noinonabbiamopaura, riflessioni profonde e approfondite. Su Twitter, le hashtag #CharlieHebdo e #JeSuisCharlie sono le più utilizzate al mondo, in prima e seconda posizione assolute, mentre diventano virali i commenti dei direttori delle grandi testate, dei fumettisti solidali, degli islamici che gridano, dalle colonne dei quotidiani, «Not in my name» (Non nel mio nome). Banda nera e scritta grigio-bianca anche per le copertine di Facebook, dove stamattina circolano le vignette dei grandi disegnatori del mondo (arabi compresi): Lucille Clerc e la sua matita spezzata e subito ritemperata sono l’unica nota di speranza in una creatività vivida, cupa e amara, che avvolge di sangue fogli chiari e stilografiche e contrappone kalashnikov a punte di grafite.

Tutto si raccoglie attorno a quest’«attacco al cuore d’Europa» (così titolava La Stampa stamani). E l’eco della tragedia è, davvero, immane.

10917055_10205744072267016_3261387237916157040_n
Foto 1 di 40

Lucille Clerc, «Ieri, oggi, domani»

Ann-Telnaes-
Foto 2 di 40

Ann Telnaes

Arnaud-Montagard2
Foto 3 di 40

Arnaud Montagard, «Dov'è il coraggio?»

B6w7ROgIAAAPOf_
Foto 4 di 40

Ruben L. Oppenheimer

B6z7w29IcAAPPa-
Foto 5 di 40
B6z8_CsIEAAYkMJ
Foto 6 di 40

«Questa non è un'arma di distruzione di massa»

B6zkBJ7CIAAOBJK
Foto 7 di 40

ElleKappa

B6zmE3_IcAEYgAK
Foto 8 di 40
B6znq_CCAAAEMET
Foto 9 di 40
B6zpWfuCEAEIry-
Foto 10 di 40
B6zt-wfCMAA2npE
Foto 11 di 40

David Pope, «Lui ha disegnato per primo»

B6zwMXcIMAAkVLE
Foto 12 di 40

Plantu, «Con tutto il cuore con Charli Hebdo»

B6zxqVcIcAIgqOQ
Foto 13 di 40
B60AkmACUAAB0SE
Foto 14 di 40

Sole24Ore

B60BGQbIEAMY8t3
Foto 15 di 40
B60E3zNIYAA9bwz
Foto 16 di 40
B60FfXOCQAAth6j
Foto 17 di 40
B60IASwCMAAkM-G
Foto 18 di 40

Magnus Shaw

B60PQ8ACAAIndoq
Foto 19 di 40
Benjamin-Lacombe
Foto 20 di 40

Benjamin Lacombe, «Possono abbattere le teste, non le idee».

JM-o-
Foto 21 di 40

JM-O, «Terrorismo – attentato omicida alla sede di Charlie Hebdo»

Latuff2
Foto 22 di 40

Latuff

Luis-QUiles2
Foto 23 di 40

Luis Quiles

Maps-Maponyane-
Foto 24 di 40

Maps Maponyane, «Si vanno a prendere le armi, compagni»

Matt-Telegraph
Foto 25 di 40

Matt, Telegraph, «Stai attento, potrebbero avere delle penne».

Miguel-Villalba-Sánchez
Foto 26 di 40

Miguel Villalba Sánchez

Rémi-Malingrëy-
Foto 27 di 40

Rémi Malingrëy, «La mia arma? La risata»

RobTornoe
Foto 28 di 40

Rob Tornoe

Satish-Acharya-
Foto 29 di 40

Satish Acharya, «Cos’è questa piccola arma che fa così male?»

Tine2
Foto 30 di 40

Tine

Tohad1
Foto 31 di 40

Tohad

vignetta-di-@joepbertrams2
Foto 32 di 40

Joep Bertrams

ali-dilem
Foto 33 di 40

Ali Dilem, caricaturista algerino

ali-ferzat
Foto 34 di 40

Ali Ferzat, caricaturista siriano

chedli
Foto 35 di 40

Chedly Belkhamsa, disegnatore e caricaturista tunisino

makhlouf
Foto 36 di 40

Makhlouf, disegnatore egiziano

mazen
Foto 37 di 40

Mazen Kerbaj, disegnatore libanese

mazen-2
Foto 38 di 40

Mazen Kerbaj, disegnatore libanese

sudan
Foto 39 di 40

Khalid Albaih, disegnatore sudanese

willis
Foto 40 di 40

Nadia Khiari (Willis From Tunis), disegnatrice tunisina

Seguici sui nostri canali